In Ucraina il 24 agosto si celebra l’indipendenza dall’Unione Sovietica. Quest’anno però è anche l’inizio del sesto mese di guerra, scoppiata il 24 febbraio scorso con i primi bombardamenti russi.
“La storia dell’indipendenza dell’Ucraina è piuttosto drammatica e stimolante. La nazione ucraina ha combattuto per secoli e continua a farlo dal 24 febbraio. Dobbiamo essere consapevoli che questa settimana la Russia potrebbe tentare di fare qualcosa di particolarmente brutto, qualcosa di particolarmente crudele. Questo è il nostro nemico».” ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky.
The history of Ukraine’s independence is quite dramatic and inspiring. Ukrainian nation was fighting for centuries and continues to do so since Feb 24. Devotion, bravery, freedom. Our land – our independence. Brief historic update by @United24media: https://t.co/l66r5QYI6B. pic.twitter.com/W68zn4wvtB
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) August 24, 2022
Un pò di storia
Il 1991 è l’anno che segna la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Già nella seconda metà degli anni 80, le lotte di potere tra Michail Gorbačev e Boris El’cyn al governo centrale, determinarono una serie di movimenti indipendentisti nelle altre repubbliche sovietiche, compresa l’Ucraina.
Le prime vere dimostrazioni si verificarono nel 1989 nel bacino del Donbass, dove gli operai chiesero le dimissioni del governo, la soppressione di tutte le organizzazioni del PCUS/PCU dalle fabbriche, dalle scuole, dall’esercito e dal ministero degli Interni.
Le rivendicazioni dei lavoratori furono seguiti da quelli degli studenti: nell’ottobre del 1990, appoggiati dal neonato movimento democratico Narodnyj Ruch Ukraiiny, si unirono in piazza Maidan per chiedere nuove elezioni e protestare contro la firma del nuovo trattato sull’URSS.
Il referendum
Nel 1991 si tenne un referendum per difendere l’integrità dell’Unione Sovietica. Circa il 70% dei votanti nella Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina diede il sostegno. Il trattato sull’assetto dell’Unione Sovietica non fu mai firmato perchè le forze indipendentiste nelle altre repubbliche sovietiche erano già in ascesa.
La firma per l’indipendenza dell’Ucraina
Il 24 agosto 1991, il parlamento ucraino guidato da Leonid Kravčuk – vicesegretario del Comitato centrale del PCUS/PCU, leader dell’ala indipendentista ucraina, presentò la Dichiarazione d’Indipendenza.
Questi anni non sono stati semplici: i rapporti con la Russia sono stati sempre tesi. Nel 2000 venne formato il nuovo governo riformista con a capo Viktor Juščenko. Nel 2001 la maggioranza parlamentare lo destituì, dando inizio a un periodo di instabilità. Il 21 novembre 2002 fu nominato primo ministro Viktor Janukovyč.
La contrapposizione in Ucraina si fece più evidente con la presidenza di Viktor Janukovyč (eletto nel 2010) quando virò verso la Russia. Questo spostamento si palesò nel 2013 quandi si rifiutò di firmare l’accordo di libero scambio con l’Unione Europea. Immediate furono le proteste violente nella piazza Maidan che causarono un centinaio di morti e la fuga del presidente ucraino filorusso Janukovyč. Nei tre mesi successivi le proteste si trasformarono in un’espressione più ampia.
Putin definì la rivoluzione “un colpo di stato incostituzionale e una presa del potere militare” e subito dopo invase militarmente la Crimea.
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Fonte: https://www.balcanicaucaso.org/aree/Ucraina/Ucraina-l-adolescente-di-trent-anni-213302
Immagine di copertina: NEXTA (account Twitter).