Nel mese di aprile si è raggiunto l’ennesimo record di deforestazione in Amazzonia, con 1.012,5 km² disboscati in un solo mese. Lo riferiscono i dati dell’agenzia nazionale di ricerca spaziale Inpe. Ma non è l’unico record negativo: nei primi quattro mesi del 2022, sono stati disboscati 1954 km², con un aumento del 69,4% rispetto ai 1153 km² abbattuti nello stesso periodo dell’anno precedente.
“Sembra che il disboscamento si sia istituzionalizzata nel Paese, ci sono record dopo record”, ha commentato la direttrice di Scienza dell’IPAM (Amazon Environmental Research Institute), Ane Alencar.
La causa di questa situazione si chiama Jair Bolsonaro. Già a febbraio una nota tecnica pubblicata dall’IPAM mostrava che la deforestazione in Amazzonia è aumentata del 56,6% nei primi tre anni di Jair Bolsonaro (PL) alla Presidenza della Repubblica.
Più della metà (51%) dell’area deforestata in Amazzonia dall’inizio dell’attuale gestione è avvenuta su terreni pubblici, principalmente (83%) di dominio federale. Queste terre che dovrebbero essere tutelate dal governo, vengono invece cedute per le attività illegali di deforestazione, mettendo in grave pericolo anche le popolazioni che ci vivono.
Pra não restar dúvidas de que o desmatamento explodiu, agora com as casa decimais. 74,6% de aumento em comparação com abril de 2021; 69,4% maior do que os quatro primeiros meses de 2021 (fig abaixo). Não importa o cálculo, a coisa não está boa. A ação tem que ser agora! pic.twitter.com/qB3JDvAjEv
— Ane Alencar (@AneAlencar3) May 6, 2022
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Immagine di copertina: https://ipam.org.br/