Dopo 1000 giorni di carcere, l’attivista dei diritti delle donne Loujain al-Hathloul è stata scarcerata.
Loujain is at home !!!!!!
تم الافراج عن لجين pic.twitter.com/fqug9VK6Mj— Lina Alhathloul لينا الهذلول (@LinaAlhathloul) February 10, 2021
La storia
Loujain è stata arrestata per la seconda volta nel maggio 2018 perché era tra le prime donne a mettersi alla guida di un’automobile. Insieme agli altri attivisti, Loujain conduceva una campagna pacifica per il diritto alla guida, per porre fine al sistema di tutela maschile e per la giustizia e l’uguaglianza delle donne in Arabia Saudita.
Durante la sua prigionia ha subito numerose violazioni dei diritti umani, tra cui maltrattamenti, violenza sessuale e torture. Inoltre nei primi mesi di carcere non ha potuto vedere nemmeno i suoi familiari e i legali.
Il 28 dicembre 2020 è stata condannata a cinque anni e 8 mesi per spionaggio in favore di una potenza straniera e cospirazione contro il regno saudita.
Il 10 febbraio 2021 il tribunale ha sospeso due anni e 10 mesi la detenzione di Loujain, dopo una serie di pressioni internazionali. Ma ha anche respinto l’accusa secondo cui l’attivista avrebbe subito torture in carcere.
L’annuncio della scarcerazione è arrivato dopo che il presidente Joe Biden ha promesso una linea dura con Riad sui diritti umani.
BREAKING: President Biden praises Saudi Arabia's release of women's rights activist Loujain Al Hathloul. pic.twitter.com/xAzTyxSmvq
— Forbes (@Forbes) February 10, 2021
La sorella Lina ha dichiarato che, nonostante gli sviluppi positivi della vicenda, Louijain non è del tutto libera, perchè la sua pena è stata solo sospesa e in più le viene imposto il divieto di viaggiare.
«Despite these positive developments,it is important to remember that al-Hathloul is released, but not free. Despite the fact that she was able to leave prison, her sentence was only suspended and a travel ban is still imposed on her.»
@HNeumannMEP https://t.co/FxSrd5X0dF— Lina Alhathloul لينا الهذلول (@LinaAlhathloul) February 11, 2021