[Post aggiornato al 17 settembre 2020]
Lo scorso 19 agosto si è svolto il vertice Ue straordinario per discutere della crisi bielorussa innescatasi con l’elezioni presidenziali dello scorso 9 agosto.
Al termine del summit straordinario, il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e del Consiglio Europeo, Charles Michel, hanno dichiarato che le elezioni in Bielorussia non sono state libere, corrette e in linea con i criteri internazionali.
Pertanto l‘Ue non riconosce i risultati elettorali ufficiali che hanno assegnato a Lukashenko l’80% dei voti.
Le misure decise dal vertice UE
Le sanzioni saranno varate quanto prima e interesseranno tutti i responsabili delle violenze, repressioni e della falsificazione dei risultati elettorali.
La Commissione stanzierà per la Bielorussia 53 milioni, di cui: 2 milioni per assistere le vittime di violenza e della repressione, 1 milione per supportare la società civile e i media indipendenti e 50 milioni per l’emergenza Covid-19 per supportare la sanità, le imprese e i servizi sociali.
.@EU_Commission will mobilise €53 million for #Belarus:
€2 million to assist victims of repression and state violence
€1 million to support civil society & independent media
€50 million in coronavirus emergency support for health sector, social services and businesses.— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) August 19, 2020
La reazione di Lukashenko e della Russia
Lukashenko mantiene la sua ferrea posizione di non ritornare alle urne e denuncia ingerenze straniere, in particolare dell’Occidente che aiuta attraverso la raccolta fondi i manifestanti dell’opposizione.
Anche la Russia mantiene una linea dura nei confronti dell’interventismo europeo. Il ministro degli Esteri Serghej Lavrov ha accusato l’Europa di utilizzare la crisi bielorussa per interessi geopolitici, ma nel contempo riconosce che il voto non è stato perfetto.
Il Parlamento Europeo condanna Lukashenko
Il Parlamento Europeo non riconosce l’esito dell’elezioni tenutesi in Bielorussia il 9 agosto 2020. Inoltre nella risoluzione i deputati europei chiedono sanzioni europee per i responsabili delle falsificazioni del risultato elettorale e per le violenze sui dimostranti. Al momento delle sanzioni proclamate lo scorso 19 agosto a conclusione del vertice europeo straordinario, non si sa ancora nulla.
Tutti i partiti hanno votato a favore della risoluzione, tranne la Lega che si astenuta.
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