Chi è Alfredo Cospito

Gli attentati  alle ambasciate italiane ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, e un proiettile recapitato alla redazione del Tirreno, avrebbero una matrice anarchica, legata al caso di Alfredo Cospito in carcere al 41 bis e in sciopero della fame da ottobre.

Ad alimentare ulteriormente  la tesi della pista anarchica è stato il ritrovamento di un foglietto all’interno della busta recapitata al Il Tirreno, con scritto «Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi 2 mesi senza cibo fuoco alle galere.”

La risposta di Palazzo Chigi non si è fatta attendere: “Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia.”

Chi è Alfredo Cospito 

Alfredo Cospito è stato condannato a 10 anni e 8 mesi nel 2014 per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, dirigente della Ansaldo Nucleare. .

Successivamente è  stato condannato all’ergastolo ostativo per l’attentato del 2006 contro la scuola allievi carabinieri di Fossano.

Il 5 maggio 2022, l’anarchico, in quanto «capo e organizzatore di un’associazione con finalità terroristiche», è stato ritenuto dal Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria un rischio per la sicurezza e posto in regime di reclusione 41-bis nel carcere di massima sicurezza di Bancali in Sardegna.

Secondo il suo avvocato, il regime speciale ha comportato la riduzione dell’ora d’aria a due ore in un cubicolo di cemento di pochi metri quadrati, il rifiuto di ricevere lettere, l’impossibilità di accedere a libri e giornali e un’unica visita mensile della famiglia senza possibilità di contatto fisico.

Dal 20 ottobre 2022 l’anarchico Alfredo Cospito, ha rinunciato ad alimentarsi, utilizzando il suo corpo per protestare contro il regime di detenzione speciale a cui è sottoposto nel carcere di Sassari e contro l’istituto dell’ergastolo ostativo.

Il 6 luglio scorso il reato di “strage contro la pubblica incolumità” per cui era stato condannato Cospito è stato riqualificato dalla Cassazione in “strage contro la sicurezza dello Stato”. Cospito è ora sottoposto a regime di carcere duro per aver gambizzato nel 2012 l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, e per aver piazzato nel 2006 due ordigni esplosivi fuori da una caserma di Cuneo senza ferire nessuno.

Oggi Cospito è in pericolo di vita. Ha resistito alla perdita di 40 kili perchè era in sovrappeso, ma ora che la massa grassa si è esaurita, rischia la vita, ha spiegato all’Agi la dottoressa che lo visita.

Appelli per tutelare la salute di Cospito 

Da giorni si moltiplicano gli appelli per tutelare la vita di Alfredo Cospito,  in fin di vita, per lo sciopero della fame che ormai dura da 100 giorni. Una sessantina di movimenti e associazioni e quasi 150 tra artisti, intellettuali, docenti universitari, ricercatori, avvocati, attivisti hanno creato e sottoscritto la neonata piattaforma “Morire di pena. Tra le firme, quella del fumettista Zerocalcare, degli attori Elio Germano e Ascanio Celestini, dei gruppi musicali 99 Posse e Assalti frontali, degli ex senatori Luigi Manconi e Heidi Giuliani. Anche A Buon Diritto ha aderito alla piattaforma e all’appello.

Per il Garante nazionale delle persone private della libertà Mauro Palma il carcere di Sassari  dove è recluso Cospito “non è assolutamente adatto a occuparsi di lui e che il trasferimento non è più procrastinabile”.

“Il Garante nazionale – prosegue la nota – decide di rompere il silenzio per chiedere, questa volta pubblicamente, che Alfredo Cospito sia trasferito con urgenza in una struttura in grado di garantire un immediato intervento di carattere sanitario in caso di situazioni di acuzie, rischio, peraltro, elevato dato il forte stress a cui è sottoposto da mesi il suo organismo.”

Amnesty International chiede alle autorità italiane di assicurare che il regime di detenzione speciale applicato al detenuto abbia immediatamente fine e che egli abbia accesso a tutte le cure mediche necessarie a garantire la sua sicurezza fisica e psicologica senza indugio.

Lunedì 30 gennaio, Alfredo Cospito, sarà trasferito nel carcere di Opera (Servizio assistenza intensificata) a Milano. Il suo legale Flavio Rossi Albertini ha fatto sapere che il trasferimento è stato deciso per motivi medici, infatti da giorni scorsi le sue condizioni di salute erano peggiorate. Nonostante il trasferimento per lui rimane il 41 bis.

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