Cile, le donne di Modatima minacciate a causa del loro attivismo in difesa del diritto all’acqua

Le donne di Modatima ( Mujeres Modatima) è un movimento per la difesa del diritto all’acqua, alla terra e alla protezione ambientale. Nasce nel 2017 a causa delle conseguenze della crisi idrica ed è guidato dalle donne di Petorca, nella regione di Valparaiso in Cile.
In particolare, le attiviste denunciano l’appropriazione illegale dell’acqua da parte delle grandi aziende agroindustriali, e gli abusi socio-ambientali.

Le donne di Modatima pagano a caro prezzo le loro battaglie

Le attiviste trascorrono le loro giornate tra vessazioni, sorveglianza, minacce, e stigmatizzazioni a causa del loro attivismo in difesa del diritto all’acqua. Non solo, incontrano infiniti ostacoli quando cercano di denunciare.

Tra le attiviste c’è Carolina Vilches Fuenzalin, amministratrice locale che parteciperà alla stesura della nuova Costituzione cilena. Da diversi anni Carolina riceve minacce, aggressioni e tentativi di screditare la sua attività. Il caso più grave è stato il tentativo di investire lei e suo figlio di 12 anni, dopo  aver denunciato un grande impresa agricola che, secondo lei, continua ad estrarre acqua senza misurare l’impatto sulle comunità circostanti.

Poi c’è Veronica Vilches, il presidente di Agua Potable Rura, un programma pubblico che lavora per fornire acqua potabile nelle comunità rurali. Come leader di questo progetto Veronica subisce minacce e una crescente sorveglianza. L’ultimo episodio riguarda la minaccia di morte apparsa a febbraio sul muro della sede di APR. Solo dopo varie pressioni di Amnesty International Cile, Veronica è stata convocata dalla polizia dove ha reso un’ampia testimonianza, diritto mai concesso.

Lorena Donaire, un insegnante di educazione fisica e portavoce delle donne di Modatima, da diversi anni anche lei subisce pedinamenti e sorveglianza da parte di vetture senza targa e con vetri oscuri.

Le denunce alle autorità non hanno riscontri, spesso sono frettolose e contraddistinte da pregiudizi negativi nei confronti delle vittime. Per questi motivi Amnesty International supporta l’appello agli organi di competenza, affinchè le attiviste vengano tutelate, attraverso la creazione di procedure celeri ed efficienti.

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Immagine: Manuela Royo Letelier

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