Il 20 dicembre per i cittadini olandesi è stata una giornata storica: la Corte Suprema si è espressa sulla causa intentata da Urgenda contro lo Stato olandese per chiedere impegni più concreti per il clima e di ridurre le emissioni del 25% inl 2020, dando ragione ai richiedenti.
Laddove non riesce ad arrivare l’accordo di Parigi poichè non costringe gli Stati a ridurre l’emissioni al fine di contenere la temperatura globale, ci pensano i cittadini a ricorrere ai tribunali esercitando in tal modo una forte pressione sui governi.
Cittadini, attivisti e associazioni intenteranno una causa contro lo Stato italiano
Sulla stessa scia, un gruppo di cittadini, cittadine, studenti, avvocati, attivisti e volontari di associazioni ecologiste con la campagna Giudizio Universale, intenteranno una causa contro lo Stato italiano per chiedere che venga riconosciuto il problema climatico con l’attuazione di politiche efficaci e concrete.
I cambiamenti climatici non sono solo una questione ambientale, ma anche sociale poichè si mette a repentaglio il godimento di una serie di diritti fondamentali come la salute e il lavoro. Per questi motivi si chiede allo Stato italiano il riconoscimento delle violazioni dei diritti umani e l’adozione di un target di riduzione delle emissioni in linea con quanto ci chiede la scienza per mantenere il riscaldamento globale entro la soglia prudenziale di +1.5°C.
Per contribuire alla causa sociale, politica e giuridica potete farlo in diversi modi: offrendo le vostre competenze in campo legale, un contributo economico attraverso il crowdfunding, partecipando alle varie iniziative come attivisti oppure diffondendo il progetto e i fini. Qui trovate la pagina.
Gli attivisti della campagna Giudizio Universale sono consci della difficoltà nel raggiungere un verdetto positivo, dato il problema ad individuare un soggetto da richiamare alle proprie responsabilità, ma alcuni precedenti dicono che è possibile.