Cosa prevede il decreto legge sulla siccità

Negli ultimi anni il fenomeno della siccità nel nostro paese è sempre più evidente e cronico. La carenza d’acqua viene riscontrata con maggiore intensità nelle regioni del Nord Italia, comportando la diminuzione della portata dei fiumi e l’abbassamento del livello dei laghi.

Secondo il C.N.R. (Consiglio Nazionale Ricerche), una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa od estrema: questo è  uno dei dati eclatanti, che disegnano un Paese in grave difficoltà idrica.

Giovedì il Consiglio dei Ministri, dopo alcuni rinvii, ha approvato un decreto legge che affronta il problema della siccità.
Si  introducono specifiche misure volte ad aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e a ridurre dispersioni di risorse idriche. Si prevedono, tra l’altro: un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche che rinvia al modello PNRR; l’aumento dei volumi utili degli invasi; la possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro un volume massimo stabilito; il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo; l’introduzione di notevoli semplificazioni nella realizzazione degli impianti di desalinizzazione.

Per l’attuazione immediata delle misure, è stata delineata la governance che prevede: l’istituzione di una cabina di regia con il compito di effettuare entro 30 giorni una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte, nel breve termine, alla crisi idrica e, tra queste, quelle suscettibili di essere realizzate da parte del Commissario straordinario nazionale. Nel caso di ritardi o di altre criticità nella realizzazione di singoli interventi infrastrutturali del settore idrico, la Cabina di regia attiva procedure volte a superare i ritardi o le criticità emerse e può anche nominare singoli Commissari ad acta;
La nomina di un Commissario straordinario che resterà in carica fino al 31 dicembre 2023 e potrà essere prorogato fino al 31 dicembre 2024. Tale figura realizzerà gli interventi indicati dalla Cabina di regia.

Per il segretario Verdi di Sinistra, Angelo Bonelli, il decreto che ha rinominato “Speriamo che piova” si mostra inadeguato ad affrontare la crisi climatica.

 

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