Cosa sta succedendo in Sudan

Il 15 aprile le forti divergenze tra le forze armate sudanesi (Saf)  guidate dal generale Abdel Fattah Abdelrahman Burha e le Forze di intervento rapido (Rapid Support Forces, Rsf) guidate dal filo russo generale Dagalo, legato al Gruppo Wagner, si sono trasformate in un durissimo scontro armato, che di ora in ora si intensifica con il rischio di sfociare in una guerra civile. I combattimenti in Sudan arrivano dopo settimane di tensioni tra Fsa e Fsr sulla riforma delle forze di sicurezza nel contesto dei negoziati per un nuovo governo di transizione.

Entrambe le parti si sono accusate a vicenda per l’inizio degli scontri. Il leader delle forze paramilitari ha accusato l’esercito di non aver rispettato il cessate il fuoco, “bombardando aree densamente popolate e mettendo in pericolo vite civili”.

Il Sudan nel 2018 ha vissuto un’ondata di rivolte democratiche, dopo quasi trent’anni di dittatura  islamista di Omar al Bashir, poi deposto nel 2019. Da allora il paese ha cercato di trovare un equilibrio, messo però in discussione dai leader dei due clan militari che si contendono il dominio.

Abdel Fattah Abdelrahman Burha

Il 12 Aprile 2019 prese il posto di Ahmed Awad Ibn Auf alla guida del Consiglio militare di transizione. Nei giorni successivi iniziarono i colloqui tra civili e militari per la formazione di un governo transitorio. il 15 Maggio si giunse ad un primo accordo, ma  il 3 giugno i militari delle forze armate sudanesi attaccarono un sit-in di manifestanti a Khartoum, provocando decine di morti.

Nei mesi successivi venne trovato un accordo definitivo per un governo di transizione, guidato da Abdalla Hamdok, mentre Abdel Fattah Abdelrahman Burhan divenne presidente del Consiglio Sovrano.

Il 25 ottobre 2021 guidò il colpo di stato, dichiarò lo stato di emergenza e fece arrestare i politici. Successivamente reintegrò Abdalla Hamdok come primo ministro; quest’ultimo si dimise il 3 gennaio 2022. 

Mohamed Hamdan Dagalo

Mohamed Hamdan Dagalo, chiamato anche  Hemedti o “piccolo Maometto”  guida le milizie paramilitari del Sudan. Uomo vicino  a sauditi e russi, è il principale artefice di ciò che sta avvenendo nel paese.

Nel 2015 reclutò combattenti dal Darfur per combattere come mercenari nello Yemen dopo l’intervento degli Emirati sauditi. Nel 2017 utilizzò il suo esercito per assumere il controllo delle miniere d’oro nella regione del Darfur, aspetto che lo ha reso un uomo in possesso di grandi ricchezze.

Nel 2017 Dagalo ha stretto rapporti con la Russia, in particolare con Wagner Group, già presente nelle regioni id confine dove controllano miniere d’oro e traffico di armi.

Condividi