Crisi climatica: 710 milioni di minori vivono nei 45 paesi ad alto rischio

Secondo il rapporto dell’Organizzazione mondiale di Meteorologia, la pandemia non è riuscita a rallentare i fattori del cambiamento climatico. Il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi, nonostante  La Niña. La temperatura media globale è stata di circa 1,2 ° Celsius al di sopra del livello preindustriale (1850-1900). Il 2011-2020 è stato il decennio più caldo mai registrato.

La crisi climatica si sta abbattendo sui paesi poveri, soprattutto in Africa, dove a pagare le dure conseguenze sono soprattutto i bambini con le loro famiglie che patiscono la fame.

Il 70% dei paesi dell’Africa è ad alto rischio di impatto climatico

Save The Children stima che 710 milioni di minori vivano nei 45 paesi a più alto rischio di subire l’impatto del cambiamento climatico.
L’analisi dell’organizzazione mostra che il 70% dei paesi ad alto rischio di impatto climatico si trova in Africa; gli effetti dei cambiamenti climatici stanno peggiorando la già disastrosa situazione nello Yemen, dove il conflitto ha già provocato gravi carenze alimentari, lasciando milioni di bambini a rischio di fame; i minori in Bangladesh sono altamente esposti a inondazioni, cicloni e innalzamento del livello del mare; la malaria e la febbre dengue affliggono bambini e adolescenti nella Repubblica Democratica del Congo. L’aumento degli eventi meteorologici estremi può portare a nuovi rischi per la salute laddove il sistema sanitario è già sovraccarico o addirittura quasi assente.

Tutti i minori sono colpiti dalla crisi climatica, ma quelli che vivono in povertà, tra i conflitti e in aree a rischio catastrofi, soffrono maggiormente perchè hanno difficoltà a soddisfare i bisogni primari, come il mangiare.

Secondo Save The Children se non si prendono delle drastiche misure, nei prossimi anni l’impatto della crisi climatica potrebbe colpire milioni di bambini. Spesso gli shock climatici, le inondazioni, le siccità rendono  complicate per le famiglie riprendersi, soprattutto nei paesi che non dispongono  reti di sicurezza sociale.

In vista del summit sul clima in occasione della Giornata della Terra,  Save The Children esorta i paesi a prendere importanti scelte coraggiose ed evitare impatti catastrofici sui bambini e le loro famiglie. La crisi climatica è anche la crisi dei diritti dei  bambini. Di conseguenza è necessario ampliare i sistemi di protezione sociale, adattivi e reattivi agli shock, come le sovvenzioni e gli aiuti per le madri incinte e le famiglie. Inoltre, un numero maggiore di paesi deve rafforzare il proprio impegno per tutelare i diritti dei bambini come da Convenzione dell’infanzia.

Immagine di copertina: pixabay.com

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