Il 5-6 giugno 2023, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è a Kiev, in qualità di Inviato del Santo Padre Francesco. “Si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni” si legge nel comunicato della Santa Sede.
La notizia dell’incarico al Cardinale Matteo Maria Zuppi era stata data dalla Santa Sede lo scorso 20 maggio. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha commentato la missione affermando: “Noi siamo favorevoli a tutte le iniziative di pace, apprezziamo lo sforzo che sta facendo la Santa Sede per favorire la fine della guerra”.
Durante l’incontro con il Papa il presidente ucraino Zelensky espresse la volontà di trovare una “pace giusta per l’Ucraina” ma chiudendo la porta, per il momento, a qualsiasi mediazione. “Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta”, dichiarò Zelensky dopo i quaranta minuti di faccia a faccia con Papa Francesco.
Martedì il cardinale Zuppi ha incontrato il presidente ucraino Zelensky. Al centro dell’incontro c’è stata la proposta di pace ucraina e il suo raggiungimento, racconta Andrii Yurash l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede.
“I risultati di tali colloqui, come quelli con i Rappresentanti religiosi, nonché l’esperienza diretta dell’atroce sofferenza del popolo ucraino a causa della guerra in corso, verranno portati all’attenzione del Santo Padre e saranno senz’altro utili per valutare i passi da continuare a compiere sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per una pace giusta e duratura” c’è scritto nel comunicato stampa della Santa Sede.