Domenica, a Roma, si è tenuto l’evento “Parte da noi” dove Elly Schlein ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico. “Oggi siamo qui per far partire un percorso collettivo che porti il contributo alla costruzione di un nuovo Partito Democratico, di cui tanti e tante sentiamo il bisogno.”
La visione di futuro per Schlein parte da “tre sfide cruciali che le destre non nominano mai: diseguaglianza, clima e precarietà.”
Chi è Elly Schlein
Elena Schlein, detta Elly, nasce a Lugano (Svizzera), da madre italiana e padre americano. La sua è una una storia europea: il nonno materno, Agostino Viviani, avvocato senese e fervente antifascista. Il nonno paterno, Harry Schlein, è emigrato negli Stati Uniti da una famiglia dell’Europa Orientale che ha conosciuto le tragedie del Novecento.
Elly ha un fratello e una sorella maggiori, che vivono in altri Paesi europei; dall’età di cinque anni suona il pianoforte, ma a quindici compra di nascosto una chitarra elettrica.
Nel 2008 decide di partire per Chicago a fare da volontaria nella campagna elettorale di Obama. Esperienza che racconta in un blog, e che la segnerà profondamente. Tornerà a Chicago anche nel 2012, a formare i nuovi volontari per la rielezione di Obama.
Durante gli anni universitari porta avanti l’impegno politico nelle associazioni studentesche, in cui si occupa di comunicazione, grafica e organizzazione di eventi. Viene eletta per due volte rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà. Insieme a molti amici dà vita all’associazione Progrè, per cui cura alcune video inchieste sul tema del carcere e un festival sui luoghi comuni in tema d’immigrazione.
Nel 2012 Elly gira una video inchiesta con Pippo Civati sul tema dei fondi italiani non dichiarati in Svizzera.
Un anno dopo, nell’ aprile 2013, nei convulsi giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica e dei 101 franchi tiratori che affossarono la candidatura di Romano Prodi, Elly dà vita con molti altri alla mobilitazione nazionale di protesta OccupyPD contro le larghe intese, organizzando la rete a livello nazionale.
A Giugno, a Bologna, organizza l’iniziativa “102idee per cambiare”, una giornata a favore della partecipazione di iscritti ed elettori alle scelte del Partito Democratico, dal quale nascono 102 proposte per la rinascita politica di un vero centrosinistra.
Elezione al Parlamento europeo
Nel 2014 viene eletta al Parlamento europeo con 54’802 preferenze. Entra a fare parte delle Commissioni Sviluppo (DEVE), Libertà civili giustizia e affari interni (LIBE) e Parità di genere (FEMM), diventa Vicepresidente della Delegazione alla Commissione SAPC UE-Albania, e Copresidente dell’Intergruppo ITCO su Integrità, Trasparenza, Anti-corruzione e criminalità organizzata. Lavora prevalentemente sui temi su cui si è impegnata in campagna elettorale: diritti, immigrazione, giustizia fiscale, conversione ecologica, lotta alla corruzione e alle mafie.
Il 6 maggio 2015, a seguito dell’approvazione dell’Italicum, della riforma della scuola e del Jobsact, e di fratture insanabili con la linea presa dal governo Renzi, Elly lascia il PD insieme a Pippo Civati e molti altri compagni di battaglie. Il 21 giugno 2015 lanciano insieme Possibile, che diventa ufficialmente partito nell’aprile 2016.
Elly vince il premio Mep Awards 2017 per il Deputato dell’anno sui temi dello Sviluppo, grazie al suo impegno nella Commissione Sviluppo (DEVE) prima come Relatrice del Parlamento sul contrasto ad evasione ed elusione fiscale nei Paesi in via di Sviluppo, poi sui nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile al 2030 (SDGs) e sul nesso tra migrazioni e sviluppo.
Regionali 2020
Alle elezioni regionali del gennaio 2020 guida la lista Emilia-Romagna Coraggiosa e viene eletta nell’Assemblea legislativa regionale. Grazie al risultato della lista e alle oltre 22.000 preferenze riceve l’incarico di Vicepresidente e Assessora al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica.
Nelle elezioni politiche del 2022 è diventata deputata.