Elvira Vikhareva, la dissidente politica di Putin avvelenata con i metalli pesanti

La dissidente politica di Putin, Elvira Vikhareva, è stata avvelenata da sali di metalli pesanti. Lo sostiene il sito indipendente Meduza, citando il quotidiano Sota.
Nel sangue della ragazza è stato trovato bicromato di potassio, una sostanza altamente tossica e cancerogena.
La stessa Vikhareva ha dichiarato all’agenzia di aver accusato per la prima volta i sintomi alla fine di novembre e inizi di dicembre, per poi riproporsi a febbraio.
I sintomi accusati includevano forti dolori allo stomaco, aumento della frequenza cardiaca e intorpidimento degli arti, convulsioni e svenimenti, oltre alla caduta dei capelli.

Il persorso politico di Elvira Vikhareva

Elvira Vikhareva dopo un’esperienza in tv e la laurea in giornalismo, ha iniziato l’attività politica durante le proteste contro le frodi elettorali del 2011. Nel 2019 era in piazza contro l’esclusione di decine di candidati dalle elezioni. Nel 2021, candidata  alle elezioni della Duma a Mosca, non ottenne il seggio.
Nel 2022, Vikhareva intendeva candidarsi al consiglio comunale nel suo distretto di Mosca, ma un tribunale le ha impedito di candidarsi, adducendo irregolarità nei suoi documenti di registrazione.

La repressione del dissenso interno russo 

Dopo l’invasione russa in Ucraina, la situazione della repressione in Russia è ulteriormente peggiorata. Il movimento russo contro la guerra è stato quasi represso: attivisti e politici indipendenti sono dietro le sbarre o in esilio; la gente comune viene perseguita in massa per aver tentato di parlare contro la guerra (a sostegno della pace); gli artisti considerati “inaffidabili” hanno visto cancellati i loro concerti e le loro mostre; la censura militare regna sovrana e la stampa indipendente non esiste più.

OVD-Info, tra il 24 febbraio ad oggi , ha registrato 19.644 arresti in relazione alle proteste contro la guerra.

APPROFONDISCI ANCHE- Alexey Navalny, il principale oppositore politico di Putin

Condividi