Si chiama Fuori Programma, il manifesto della società civile che raggruppa le proposte di circa 40 organizzazioni, tra cui gruppi civici, movimenti e campagne, associazioni non profit*.
L’iniziativa è nata in risposta al fatto che in questa campagna elettorale si è parlato poco delle grandi sfide che incombono sul presente e futuro, dal cambiamento climatico alle migrazioni, dalla trasformazione del lavoro ai diritti digitali, dalla rappresentanza giovanile in un Paese sempre più vecchio al rafforzamento della democrazia e delle istituzioni.
Il programma alternativo ai soliti programmi dove si promette di tutto, ma senza spiegare le coperture finanziarie, raccoglie le proposte di chi si è battuto per conquistare nuovi diritti, per salvaguardare l’ambiente e ammonirci sui rischi della crisi climatica; di chi sta dalla parte dei più deboli dando un volto alle nuove povertà e ai nuovi sfruttati del mondo del lavoro; di chi si preoccupa delle opportunità e della condizione dei giovani, numericamente troppo poco rilevanti per trovare spazio nei programmi elettorali e nell’agenda delle riforme; di chi ha capito che il nostro rapporto con la natura è distorto e va ripensato dalle fondamenta, dal come viviamo le città al come consumiamo ogni giorno.
Il programma, accompagnato da una petizione che trovate qui, sarà inviato ai leader politici. A loro sarà chiesto un impegno a prendersi carico dei temi che stanno a cuore ai cittadini e alle cittadine e che risultano ai margini della campagna elettorale.
* The Good Lobby Italia, Lav, Lipu, maniTese, Arcigay o da gruppi meno strutturati ma ugualmente rappresentativi come South Working, Refugees Welcome, Invisibili in movimento, Dati bene comune…