Germania, le proteste di migliaia di attivisti contro l’ampliamento della miniera di carbone di Garzweiler

A Lützerath, in Germania, migliaia di attivisti  stanno manifestando contro l’espansione della locale miniera  carbone di Garzweiler, che comporterà la demolizione totale del villaggio. 

 

Foti: Christoph Schnuell

 

Foto: Christoph Schnuell

Dal 2020 gli ambientalisti hanno occupato il villaggio per bloccare lo sviluppo del progetto di estrazione del carbone. Hanno costruito degli accampamenti, tra cui decine di case sugli alberi. Alcuni si sono nascosti nei lunghissimi tunnel sotterranei della miniera.

Ad accendere la miccia è stata una sentenza del tribunale dell’autunno scorso che ha bandito a partire dal 10 gennaio 2023 l’ingresso e la sosta nell’area di Lützerath. In concomitanza a questa data sono scoppiati gli scontri tra gli attivisti e la polizia.

Anche l’attivista Greta Thunberg ha preso parte alla protesta. Insieme agli altri attivisti è stata arrestata e poi rilasciata.

Il caso

Fino al 2006 il villaggio di Lützerath era abitato da circa 100 abitanti. Lo stesso anno è iniziato un esodo forzato, per il progetto di ampliamento della miniera di lignite della multinazionale RWE.
La miniera di Garzweiler è attiva dal 1961 e si estende per circa 48 km². Per estenderla sono stati distrutti una ventina di villaggi circostanti.

Il piano della società estrattiva è quello di estrarre 280 milioni di lignite entro il 2030 nell’area, contro i 25 milioni all’anno attuali. Secondo Greenpeace e Recommon, ci sarebbero anche delle banche italiane ad aver investito nella società multi-utility RWE.

Per il governo tedesco si tratta di un piano necessario per soddisfare i bisogni energetici del paese, soprattutto in un momento di difficoltà, a causa del conflitto in Ucraina. Un piano che imbarazza i Verdi, tanto che a ottobre è stato trovato un compromesso con la società energetica RWE: in cambio del  permesso di espandere la miniera di Garzweiler, la società dovrebbe abbandonare i piani di demolizione di altri cinque paesi nella zona.

L’appello dei 700 scienziati  che chiedono di fermare il progetto 

Gli attivisti e centinaia di scienziati ritengono che  l’espansione della miniera di Garzweiler non sia strettamente necessaria, e che comporterebbe l’immissione nell’atmosfera di 280 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Secondo le informazioni che abbiamo oggi, l’estrazione di lignite in quest’area non è necessaria per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Germania “, ha affermato il dott. Niklas Höhne, professore al New Climate Institute di Colonia venerdì pomeriggio in una conferenza stampa.

L’evacuazione di Lützerath deve “essere sospesa ora in modo da poter trovare insieme una soluzione migliore “, ha affermato Höhne.

Si tratta di milioni di tonnellate di lignite. Gli strati più spessi di lignite si trovano sotto Lützerath e le aree limitrofe. Se vogliamo ancora avere una possibilità, per raggiungere 1,5 gradi, non dobbiamo bruciare questo carbone ” ha dichiarato Pauline Brünger, la portavoce federale di Fridays for Future.

Gli scienziati si dicono profondamente preoccupati per il ritmo del cambiamento climatico e per le esitanti reazioni dei governi statali e federali in Germania. ” Dobbiamo passare alla modalità di emergenza “, chiede Höhne, ” e farlo rapidamente “. Modalità di emergenza significa dare priorità alla protezione del clima in tutte le decisioni politiche.

 

Immagine di copertina: Lützerath bleibt! – Tag X seit 3.1.

 

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