Human Rights Watch ha documentato numerosi casi dove le forze russe hanno commesso crimini nei confronti dei civili nelle regioni ucraine. Si tratta di stupri, esecuzioni sommarie, uccisioni, minacce e saccheggi di proprietà private.
Una donna ha detto a Human Rights Watch che un soldato russo l’ha violentata ripetutamente in una scuola nella regione di Kharkiv dove lei e la sua famiglia si erano rifugiate il 13 marzo.
Da un’altra testimonianza emerge che le forze russe nel villaggio di Staryi Bykiv, nella regione di Chernihiv, hanno radunato almeno sei uomini il 27 febbraio per poi giustiziarli.
A Mariupol la strategia russa per la resistenza è bombardare indiscriminatamente e affamare la popolazione negando cibo e farmaci. Circa il 90% degli edifici è stato distrutto. Mancano l’acqua, il cibo e l’elettricità.
Matilda Bogner, la responsabile della missione di monitoraggio per i diritti umani delle Ue, denuncia la presenza di fosse comuni in città. Si stima che in ogni fossa ci siano almeno 200 persone decedute, non necessariamente civili.
Mariupol devastata dai bombardamenti (video)
Мариуполь. Целые кварталы разбитых, сожжённых домов, жители которых погибли или вынуждены были бежать из города.
Ещё месяц назад мариупольцы жили мирной жизнью, работали, ходили в кино. А потом сумасшедший людоед решил «спасать» этих людей от Украины и принёс в их дома смерть pic.twitter.com/hAsCunyt3g
— Денис Казанський (@den_kazansky) March 23, 2022
Irpin, come Mariupol, è una delle città più devastate dell’Ucraina. Dopo la liberazione, Irpin oggi è più simile ad Aleppo.Gli edifici sono quasi tutti distrutti, le strade sono vuote e disseminate di corpi di persone.
Anche le immagini dell’orrore di Bucha a 30 km da Kiev, fanno il giro del mondo. Secondo quanto riportato dal The Guardian e dai resoconti dei testimoni, i soldati russi avrebbero utilizzato i bambini come scudi umani sui propri mezzi militari. “Questi casi si sono manifestati anche nelle regioni Sumy, Chernihiv e Zaporizhzhia“, ha affermato Lyudmila Denisova, difensore civico dei diritti umani dell’Ucraina.
This is #Bucha. The outskirt of #Kyiv. Russians were killing people with their hands tied behind their backs and left the bodies near the road. I am shaking. #StopPutinNOW pic.twitter.com/ffzUV8d5xo
— Kira Rudik (@kiraincongress) April 2, 2022
Le varie reazioni
“Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi mirano a eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli fuori. Chiedo ORA nuove devastanti sanzioni del G7: embargo petrolio, gas e olio, chiudere tutti i porti alle merci della Russia, e scollegare le banche russe dal sistema Swift“. Ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Kuleba.
Per Human Right Watch ci sono “prove di crimini di guerra commessi a Bucha”, la cittadina a nordovest di Kiev a lungo occupata dalle forze armate russe.
L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell si è detto “sconvolto dalle notizie delle atrocità commesse dalle forze russe. L’Ue collabora con l’Ucraina per documentare i crimini di guerra. Tutti i casi dovranno essere giudicati dalla Corte internazionale dell’Aja.”