I vantaggi e gli svantaggi del nucleare

Il nucleare è tornato nel dibattito pubblico. Dopo aver fatto un excursus storico del nucleare in Italia, in questo secondo approfondimento cercheremo di capire cos’è una centrale nucleare, i vantaggi e gli  svantaggi. 

Cos’è una centrale nucleare

La centrale nucleare è un impianto dove si produce energia elettrica usando i nuclei degli atomi. Viene sfruttata l’energia liberata dalle reazioni nucleari di fissione di elementi come uranio 235, torio e plutonio.

Nel reattore avviene la rottura di un nucleo atomico per effetto dell’urto con un neutrone. Il processo, chiamato fissione, comporta la divisione in due parti dell’atomo accompagnata dall’emissione dell’energia, raggi gamma e altri neutroni che, liberi di muoversi, possono innescare altre reazioni. Per evitare che l’impianto diventi una bomba nucleare, ci sono dei sistemi di regolazione che tengono sotto controllo  il numero di neutroni presenti, istante per istante.

Pro e contro

Il nucleare è una delle opzioni energetiche come le altre con i suoi vantaggi e svantaggi.

Vantaggi

Il nucleare non produce anidride carbonica. Difatti, questa opzione può ridurre  la dipendenza dalle economie dal petrolio. Di conseguenza riduce gli shock esterni sull’economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l’estero.

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Gli  svantaggi

Le centrali nucleari hanno bisogno di  una  grande quantità di acqua per poter essere raffreddate adeguatamente.  Ma a causa dell’aumento delle ondate di calore determinate anche dai cambiamenti climatici, è necessario tagliare la produzione o fermarla, perchè non si è in grado di raffreddarla adeguatamente. È accaduto ad esempio alle centrali francesi e tedesche durante i picchi di calore nell’estate 2019, con contrazioni registrate della produzione nucleare francese dell’8%.

In caso di incidente, come ha dimostrato purtroppo la storia, le radiazioni a cui viene sottoposta la popolazione causano un maggior rischio di morte per leucemia e linfomi. Occorre dire che negli ultimi anni la ricerca tecnologica ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali.

L’altro aspetto critico riguarda le scorie nucleari e il loro smaltimento. Il prodotto di scarto della fissione può continuare a emettere radiazioni anche per migliaia di anni. Dato che non possono essere distrutte, l’unica soluzione è lo stoccaggio in appositi depositi geologici o ingegneristici.

Le scorie necessitano di una localizzazione. In tal senso nessuna comunità accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare le scorie nucleari.

Infine, si potrebbero verificare dei fenomeni illeciti nella gestione dei rifiuti. In Italia dal 2015 al 2019 sono state denunciate 29 persone, con 5 ordinanze di custodia cautelare,  38 le sanzioni penali comminate e 15 i sequestri effettuati a seguito di 130 controlli effettuati.

Report Legambiente: la pesante eredità nucleare in Italia

I reattori di “Quarta generazione”

Una soluzione che potrebbe mettere d’accordo si chiama “quarta generazione”, i cosiddetti “small modular reactors”, anche se in Europa e negli Stati Uniti saranno pronti tra il 2030- 2035. La caratteristica che li contraddistingue dalla generazione precedente è il sistema di raffreddamento che non è più acqua, ma è a piombo liquido oppure a sodio, elio o sali fusi.

 

Fonti:

-Treccani

-https://www.themeditelegraph.com/it/markets/oil-and-energy/2021/09/04/news/l-energia-nucleare-e-la-sfida-della-quarta-generazione-sara-pronta-nel-2030-1.40666321

 

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