Le ultime dichiarazioni di Berlusconi su Putin e Zelensky stanno mettendo in difficoltà la coalizione di centro- destra. Mercoledì sera non si è fatta attendere la risposta della futura premier, Giorgia Meloni:
” Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un Governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del Governo, a costo di non fare il Governo. L’Italia con noi al Governo non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, la Nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale Governo. La prima regola di un Governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato.”
Le registrazioni su Berlusconi
Martedì 18 ottobre sono state pubblicate da La Presse le prime tre registrazioni di Berlusconi che imbarazzano la coalizione di centro destra: nella prima Berlusconi rimprovera la Meloni sui i cinque ministri della Lega. Nel secondo audio parla del compagno della Meloni, Andrea Giambruno. “Mio figlio ha un rapporto di amicizia, il suo uomo lavora a Mediaset”, racconta il Cavaliere. Nel terzo audio racconta di aver riallacciato i rapporti con Putin grazie a 20 bottiglie di vodka e una lettera «dolcissima».
Il 19 ottobre da La Presse è stato diffuso un altro audio in cui Berlusconi durante un’assemblea con i parlamentari spiega la sua versione su come è scoppiata la guerra in Ucraina. Secondo Berlusconi, Putin voleva imporre a Kiev un «governo di gente per bene», aggiungendo allusioni e considerazioni negative sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a cui sono seguiti anche applausi dei presenti.
La risposta di Berlusconi
Nella tarda serata di mercoledì è arrivato un comunicato del leader di Forza Italia, dove ha ribadito che scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del suo impegno di leader politico e di uomo di governo. “Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di mettere in discussione questo.” ha aggiunto Berlusconi.
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I precedenti
Gli audio non sono le uniche uscite di Berlusconi sul suo amico Putin. Il 23 settembre il leader di Forza Italia, ospite di Porta a Porta, incalzato da Bruno Vespa sulla decisione di Putin di richiamare i riservisti, ha commentato l’invasione della Russia in Ucraina, lasciando intendere che sia stata una mossa “obbligata”. “Putin è caduto in una situazione difficile e drammatica. Si è trattata di una missione delle due repubbliche filorusse del Donbass che sono andate a Mosca a parlare con tutti, con i giornali, la televisione e i ministri del suo partito” ha commentato Berlusconi.
E ancora:”Le truppe sarebbero dovute entrare in Ucraina, raggiungere Kiev in una settimana e sostituire Zelensky con un governo di persone perbene, poi tornare indietro in un’altra settimana”, un’altra considerazione espressa in uno degli audio registrati da La Presse.