A distanza di un mese dal disastroso ciclone Freddy, diverse aree del Malawi sono ancora sommerse dall’acqua.
12 March: #CycloneFreddy🌀hit #Malawi
14 April: aerial view from Phalombe/Lake Chirwa area,
A month after, some areas are still under water 🌊
1/2 pic.twitter.com/fJkirKNUQE
— WFP Malawi (@WFP_Malawi) April 14, 2023
Secondo il presidente del Malawi, la tempesta ha colpito oltre 2 milioni di persone e ne ha sfollate oltre mezzo milione dalle loro case. Tutt’oggi molte persone sono tagliate fuori dai mezzi di sostentamento e dalle strutture sanitarie, che sono state distrutte o non sono più raggiungibili. Secondo l’Unicef, il ciclone ha distrutto e danneggiato 624 scuole, e sono stati colpiti 725.000 studenti.
🌪️❗Cyclone Freddy is one of the deadliest events in Malawi’s climate history to date. Entire villages have been engulfed by landslides and mudslides.
1000s of people are now cut off from health facilities, which have either been destroyed or are no longer reachable. pic.twitter.com/urPGLJGCRx
— MSF UK (@MSF_uk) April 17, 2023
In Malawi il ciclone Freddy si è aggiunto alle altre crisi in corso, tra cui l’inflazione dei prezzi del cibo (i prezzi del mais sono triplicati in un anno) e la peggiore epidemia di colera degli ultimi decenni. Negli ultimi sette anni si sono verificati cinque importanti eventi meteorologici estremi, tra siccità e inondazioni.
I paesi più poveri subiscono maggiormente gli effetti della crisi climatica, pur contribuendo meno alle emissioni. In media ogni anno 189 milioni di persone vengono colpite da eventi climatici estremi nei Paesi in via di sviluppo. È l’allarme lanciato a ottobre in un nuovo rapporto diffuso dalla Loss and Damage Collaboration, costituito da 100 ricercatori, attivisti e decisori politici da tutto il mondo.