Le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato hanno approvato alcuni emendamenti al decreto “Milleproroghe”, sulle concessioni balneari. Il primo prevede la proroga di un anno delle attuali concessioni, fino al 31 gennaio 2024; il secondo emendamento proroga i tempi per la mappatura fino al 23 luglio 2023; l’altro emendamento della Lega istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un «tavolo tecnico» con compiti di consulenza e di indirizzo sulla materia. Nel caso esistano delle ragioni oggettive che impediscano la conclusione delle gare entro il 31 dicembre 2024, questa scadenza potrà slittare alla fine del 2025.
“Cogliamo l’occasione per ribadire che il diritto Ue richiede che le norme nazionali” sui servizi “assicurino la parità di trattamento degli operatori, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale” e “proteggano dal rischio di monopolio delle risorse pubbliche”. Lo ha detto all’ANSA un portavoce della Commissione Ue.
Breve storia sulle concessioni balneari: la lettera di infrazione dell’UE
Il 3 dicembre 2020 la Commissione europea ha inviato una lettera di messa in mora all’Italia, dove si affermava l’illegalità del salva-spiagge (prevedeva il rinnovo automatico delle concessioni fino al 2033), perchè in contrasto con la normativa Ue.
A febbraio 2021 il governo ha replicato a Bruxelles, sostenendo la conformità della normativa nazionale in materia di demanio marittimo. Una risposta lacunosa, che non ha avuto alcun risposta dalla Commissione.
La sentenza del Consiglio di Stato
La questione è diventata ancora più complicata per il governo quando a novembre 2021 il Consiglio di Stato ha annullato la proroga delle concessioni fino al 2033 e ha imposto di riassegnarle tramite bandi entro il 2023. Precedentemente, con la sentenza “Promoimpresa” del 14 luglio 2016, la Corte di giustizia europea aveva già stabilito l’illegittimità delle proroghe automatiche, perchè contrarie alla Bolkestein e al Trattato di Lisbona.
L’emendamento
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, il 16 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità l’emendamento al disegno di legge concorrenza relativo alle modalità di affidamento delle concessioni demaniali.
L’emendamento mira a migliorare la qualità dei servizi con conseguente beneficio per i consumatori, a valorizzare i beni demaniali e, al contempo, a dare certezze al settore. Il testo prevede che le concessioni in essere continuino ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023, mentre le gare partiranno dal 2024.
A luglio 2022 la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla concorrenza che all’articolo 3 introduce le gare per le concessioni balneari entro il 31 dicembre 2024.