Il governo riattiva la società Stretto di Messina Spa in liquidazione

Una delle misure previste dalla legge di bilancio del governo Meloni è la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente ancora in liquidazione, per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, proposto da Forza Italia e sostenuto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

La Società Stretto di Messina fu costituita nel 1981 in attuazione della legge n. 1158/1971 per progettare, realizzare e gestire il collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente. Le quote del capitale sociale erano distribuite tra le compagini statali: il 51 % era dell’Istituto per la ricostruzione industriale (IRI) e il restante 49% fu sottoscritto dall’Anas, dalle Ferrovie dello Stato, dalla regione Sicilia e Calabria.   

Dal 1° ottobre 2007 è controllata per l’80% da Anas. Nel 2009, con il quarto governo Berlusconi, la società dello Stretto di Messana firmò un contratto per la realizzazione del Ponte di Messina con il consorzio Eurolink, oggi Webuild.

La liquidazione della società

I lavori  non sono mai partiti e nel 2013 la società è stata posta in liquidazione con la nomina del Commissario Liquidatore il Prof. Vincenzo Fortunato, entrato in carica il 14 maggio 2013. Secondo una delibera della Corte dei Conti del 2018,  la liquidazione si sarebbe già dovuta completare nel 2014, entro un anno dalla nomina del commissario liquidatore, ma ciò non è mai avvenuta. 

Attualmente Fortunato è ancora il liquidatore incaricato di gestire e difendere la società dalle cause legali.

Le battaglie legali

Tra le cause c’è  quella con il consorzio Webuild, all’epoca Welink, che reclama dalla Stretto di Messina spa, dal ministero dei Trasporti e presidenza del Consiglio danni per 700 milioni di euro. A questi si sommano i 325 milioni di euro richiesti dalla società Stretto di Messina allo Stato come indennizzo della revoca della concessione.
Altri 90 milioni sono richiesti dai progetti di Parson, colosso americano dell’ingegneria edile.

Attualmente il capitale sociale è di € 383.179.794,00, ma nell’ultimo bilancio la società  ha accumulato debiti per 24,8 milioni. 

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