Mercoledì il Parlamento ha adottato una risoluzione sugli ultimi sviluppi della brutale guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. I deputati sottolineano che gli attacchi deliberati e le atrocità commesse dalle forze russe e dai loro delegati contro i civili in Ucraina, la distruzione delle infrastrutture civili e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario equivalgono ad atti di terrore e costituiscono crimini di guerra. Alla luce di ciò, riconoscono la Russia come uno stato sponsor del terrorismo e come uno stato che “usa i mezzi del terrorismo”.
La risoluzione è stata adottata con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astenuti, tra cui gli eurodeputati del M5S che, prima del voto aveva spiegato in una nota che “in Ucraina è il momento di alzare i toni della pace.”
Dopo l’approvazione della risoluzione, il sito Parlamento europeo ha subito un cyber-attacco. Un gruppo pro Cremlino ha rivendicato la responsabilità.
The @Europarl_EN is under a sophisticated cyberattack. A pro-Kremlin group has claimed responsibility.
Our IT experts are pushing back against it & protecting our systems.
This, after we proclaimed Russia as a State-sponsor of terrorism.
My response: #SlavaUkraini
— Roberta Metsola (@EP_President) November 23, 2022
I contenuti della risoluzione
Poiché l’UE attualmente non può designare ufficialmente gli Stati come sponsor del terrorismo, il Parlamento invita l’UE e i suoi Stati membri a mettere in atto il quadro giuridico adeguato e a prendere in considerazione l’aggiunta della Russia a tale elenco. Ciò innescherebbe una serie di significative misure restrittive nei confronti di Mosca e avrebbe profonde implicazioni restrittive per le relazioni dell’UE con la Russia.
Nel frattempo, i deputati chiedono al Consiglio di includere l’organizzazione paramilitare russa “Gruppo Wagner”, il 141° reggimento motorizzato speciale, noto anche come “Kadyroviti”, e altri gruppi armati, milizie e delegati finanziati dalla Russia, nell’UE lista dei terroristi.
Il Parlamento invita l’Unione europea a isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale, anche per quanto riguarda l’appartenenza della Russia a organizzazioni e organi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I deputati chiedono inoltre che i rapporti diplomatici con la Russia vengano ridotti, che i contatti dell’UE con i rappresentanti russi ufficiali siano ridotti al minimo assoluto e che le istituzioni affiliate allo Stato russo nell’UE che diffondono propaganda in tutto il mondo siano chiuse e bandite.
Sullo sfondo dell’escalation degli atti di terrore del Cremlino contro i civili ucraini, la risoluzione invita inoltre gli Stati membri dell’UE in seno al Consiglio a completare rapidamente i lavori su un nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. I deputati chiedono inoltre che i paesi dell’UE prevengano, indaghino e perseguano attivamente qualsiasi elusione delle attuali sanzioni e, insieme alla Commissione europea, considerino possibili misure contro i paesi che cercano di aiutare la Russia ad aggirare le misure restrittive già messe in atto.
Immagine di copertina: UKRAINE_YASUYOSHI-CHIBA_AFP