Il Parlamento europeo chiede sanzioni più dure contro il regime iraniano

Giovedì 19 gennaio, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per chiedere sanzioni più dure contro il regime iraniano. Il palese disprezzo del regime iraniano per la dignità umana e le aspirazioni democratiche dei suoi cittadini, nonché il suo sostegno alla Russia, “richiedano ulteriori adeguamenti della posizione dell’UE nei confronti dell’Iran”, si legge nella risoluzione adottata giovedì per alzata di mano.

I deputati quindi esortano l’UE ad ampliare l’elenco delle sanzioni per includere tutti gli individui e le entità responsabili di violazioni dei diritti umani e i loro familiari, tra cui la Guida Suprema Ali Khamenei, il Presidente Ebrahim Raisi, il Procuratore Generale Mohammad Jafar Montazeri e tutte le fondazioni (“bonyad”) legate al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRCG).

Inoltre, chiedono al Consiglio e agli Stati membri di aggiungere l’IRGC e le sue forze sussidiarie, tra cui la milizia paramilitare Basij e la Forza Quds, alla lista dei terroristi dell’UE. Tutti i Paesi in cui l’IRGC svolge operazioni militari, economiche o informative dovrebbero interrompere e vietare i legami con questa agenzia.

Il 16 gennaio migliaia di manifestanti si sono riuniti davanti il Parlamento europeo a Strasburgo per chiedere all’UE di mettere Sepah Pasdaran nella lista dei gruppi e organizzazioni terroristici

 

Il 17 ottobre 2022 il Consiglio Affari Esteri dell’Ue ha sanzionato undici persone e quattro entità in relazione  al loro ruolo nella morte di Mahsa Amini e alla risposta violenta alle recenti manifestazioni nel paese. Attualmente l’elenco comprende  un totale di 97 persone e 8 entità.

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