Il rapporto tra i talebani e al-Qaeda

In questi vent’anni Al Qaeda è stata indebolita, ma la sua organizzazione non ha mai  lasciato l’Afghanistan. Inoltre, una serie di  relazioni delle Nazioni Unite, ma non solo, dimostrano un rapporto perdurante tra i talebani e al-Qaeda.

Un segnale importante è stato nel 2020,  quando i talebani hanno consultato costantemente il gruppo di Zawahiri per i negoziati di Doha, mentre al Qaeda era presente in 12 province afghane.

Al Qaeda: un pò di storia

Al Qaeda, l’organizzazione terroristica, è stata fondata alla fine degli anni Ottanta dal magnate Osama Bin Laden, per promuovere la guerriglia islamica contro l’occupazione sovietica dell’Afghanistan.

Ma facciamo un passo indietro: con la caduta dell’esercito regolare della Repubblica Democratica Afghana, i gruppi mobili dei mujaheddin assunsero, di fatto, il ruolo di
unica forma di resistenza all’invasione sovietica, trovando anche il sostegno di Pakistan,
Stati Uniti ed Arabia Saudita, interessati a contrastare l’espansione dell’URSS. In quel contesto si vennero a determinare le condizioni per la nascita del jihadismo.

Il governo di Islamabad lanciò una campagna di reclutamento per i musulmani radicali da tutto il mondo affinché raggiungessero il Pakistan e combattessero al fianco dei guerriglieri afghani.

Osama  bin Laden

Tra le tante reclute arrivò Osama Bin Laden e il medico egiziano Ayman alZawahiri, ovvero i futuri primi due leader di al-Qaeda.

Osama bin Laden era figlio di un ricco magnate dell’edilizia yemenita con vaste aderenze presso la casa regnante saudita. Era presente a Peshawar fin dal 1980 con al seguito anche tecnici e attrezzature pesanti della sua azienda con cui costruisce strade e depositi per i mujaheddin. Successivamente ha collaborato alla costruzione in territorio afghano del complesso sotterraneo di Khost, vicino al confine pakistano, che diventò un’importante base logistica, di addestramento e di supporto sanitario per i combattenti afghani.
Vicino Khost, Osama bin Laden organizzò un proprio campo di addestramento che prese il nome di Al-Masada (La Tana del Leone), dove si formò un élite di combattenti musulmani stranieri destinati non solo ad affiancare i mujaheddin contro
l’invasore sovietico ma anche ad esportare la jihad in altri Paesi.

Nel 1988  Osama bin Laden fondò una nuova organizzazione a cui dà il nome di al- Qaeda al-Askariya (La Base Militare); secondo quanto scritto negli appunti dei partecipanti alla riunione, al-Qaeda era “fondamentalmente una fazione islamica organizzata, il suo obiettivo è quello di sollevare la parola di Dio, per rendere la sua religione vittoriosa”.

Sotto l’ala protettrice di al Qaeda migliaia di combattenti stranieri, oltre ad addestrarsi per combattere i sovietici, iniziarono un  percorso di radicalizzazione secondo le dottrine wahhabite. Uno dei più attivi in questo processo fu il medico egiziano al-Zawahiri, che insieme ad altri ideologi codificò il dovere per ogni buon musulmano alla jihad.

Con il sostegno di Osama bin Laden diversi militanti arabi crearono le basi in Afghanistan orientale. In quell’occasione si gettarono le basi di tanti avvenimenti futuri. Le parole di Bin Laden nel suo primo periodo afghano furono abbastanza chiare: ” Per respingere questi russi senza Dio i sauditi avevano scelto me come loro rappresentante in Afghanistan. Mi stabilii in Pakistan, nella regione al confine con l’Afghanistan. Lì ricevevo i volontari che arrivavano dal regno saudita e da tutti i paesi arabi e musulmani. Le armi erano fornite dagli americani, il denaro dai sauditi. Scoprii che non era sufficiente combattere in Afghanistan ma che avremmo dovuto combattere su tutti i fronti, tanto contro l’oppressione comunista quanto contro quella occidentale”.

Nel 1989 con la ritirata dei sovietici, l’Afghanistan divenne teatro di una feroce guerra civile.

Osama bin Laden, deluso dai contrasti sorti in Afghanistan dopo la ritirata dei sovietici, lasciò il Paese e ritornò in Arabia Saudita. Contemporaneamente si assistette alla diaspora di molti combattenti stranieri, che in molti casi divennero ambasciatori dell’internazionale jihadista. Sostenuti da bin Laden vennero addestrati tanti ex x mujaheddin da al Qaeda.

Successivamente, Osama bin Laden entrò in contrasto con la casa regnante saudita, a seguito dell’ospitalità fornita alle truppe americane durante il conflitto Iraq Kuwait del 1990/91, emigrerà prima in Sudan e poi, braccato dagli americani, farà ritorno in Afghanistan per porsi sotto la protezione dei Talebani del Mullah Omar.

Nel frattempo al Qaeda continuò a sostenere la lotta dei talebani per la conquista dell’Afghanistan. Bin Laden lanciò definitivamente la  sua jihad rivolta sia contro i regimi corrotti di quei Paesi musulmani, considerati troppo acquiescenti con l’Occidente, e sia contro i crociati occidentali.

Per realizzare il suo scopo si servì di molti di quei combattenti che, formatisi nei suoi campi di addestramento in Afghanistan, erano tornati nei Paesi di origine andando a formare i quadri e la dirigenza delle tante ramificazioni che comporranno la galassia qaedista.

Al-Qaeda e i talebani

Un rapporto del Consiglio di Sicurezza di un anno fa, parlava di contatti costanti tra i due gruppi anche durante i negoziati di Doha, culminati negli accordi di pace di Doha, tra i talebani e gli americani. Tra i punti c’era anche il ritiro delle truppe statunitensi dal’Afghanistan, successivamente attuato  da Biden.

Inoltre, nel rapporto si sottolineava come i rapporti tra i due gruppi erano rimasti stretti, basati su un’amicizia, su battaglie e ideologie condivise.

Un altro recentissimo rapporto dell’Onu ha confermato il precedente, con la presenza di al Qaeda almeno in 15 province afghane.

Non ci sono solo i rapporti Onu che dimostrano i contatti stretti tra i talebani e al Qaeda. Secondo l’analista del sito Long War Journal, Thomas Joscelyn, al Qaeda ha combattuto insieme ai talebani per la riconquista dell’Afghanistan. Infatti, in merito alla notizia della caduta di Kabul nelle mani dei talebani, molti siti collegati all’organizzazione terroristica hanno esultato.

Molto probabilmente questo legame verrà negato ufficialmente per ottenere un riconoscimento internazionale e rassicurare la Cina e la Russia, ma rimarrà sempre operativo, con il pericolo di rilanciare il terrorismo in Occidente.

 

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Fonti: https://www.difesa.it/smd_/casd/im/cemiss/documentivis/rcerche_da_pubblicare/cretella_.pdf

Treccani

https://www.un.org/en/

Immagine di copertina: Rahmat Gul – from Al Jazeera English 

 



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