In Italia il ciclo mestruale rimane un lusso

Mentre in Scozia è legge l’accesso gratuito e universale agli  assorbenti e ad altri prodotti igienici per il ciclo mestruale, in Italia, per la seconda volta, è stato bocciato l’emendamento che prevedeva la riduzione dell’Iva sugli assorbenti dal 22% al 5%.

L’emendamento bocciato per la seconda volta

Un anno fa,  la deputata Laura Boldrini presentò un emendamento che riduceva l’iva dal 22% al 10% su tamponi, assorbenti, coppe e spugne, ma fu considerato inammissibile dalla commissione finanze. Fu approvato solo l’emendamento che abbassava l’iva dal 22% al  5% per gli assorbenti biodegradabili e compostabili, ovvero i prodotti più costosi  e meno usati dalle donne.

A distanza di un anno, Laura Boldrini  ha presentato nuovamente un altro emendamento che prevedeva il taglio dell’imposta dal 22% al 5% sui prodotti igienici femminili. Ma l’emendamento purtroppo è stato bocciato.

Togliere gli assorbenti dai prodotti di lusso era un’azione giusta che, soprattutto in un momento come questo dove le donne continuano a pagare il prezzo più alto della pandemia, avrebbe dato un chiaro segnale di cambio di passo e di visione sul futuro– ha dichiarato WeOnlus, l’associazione che ha promosso una petizione della Tampontax.

Il caso della Statale di Milano che ha installato distributori di assorbenti a prezzi calmierati

Nonostante la politica sia cieca, la società civile è  attiva e sensibile alle varie tematiche che riguardano la condizione economica delle donne.
E’ il caso della Statale di Milano dove sono stati installati dei distributori di assorbenti a prezzi calmierati. La proposta era stata avanzata dagli Studenti UniSi – Uniti a Sinistra. Dopo due anni, è stata approvato in consiglio d’istituto.

INSTALLATI I DISTRIBUTORI DI ASSORBENTI IN TUTTE LE SEDI PRINCIPALI DELLA STATALE

Dopo un anno e 9 mesi dalla prima…

Pubblicato da UniSì su Lunedì 14 dicembre 2020

 

Tampon Tax: i Comuni virtuosi che l’hanno eliminata 

 

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