Indice di Percezione della Corruzione: l’Italia si posiziona al 42esimo posto

Trasparency International ha pubblicato l’edizione 2021 dell’Indice di Percezione della Corruzione (CPI). L’Italia si posizione al 42 esimo posto su 180, con un punteggio di 56, guadagnando 3 punti rispetto l’anno scorso. 

 

Da un punto di vista globale, Danimarca e Nuova Zelanda sono al vertice della classifica affiancati dalla Finlandia con 88 punti. Ultimi nella classifica ci sono la Siria, Somalia e Sud Sudan.

Il progresso dell’Italia- si scrive nel rapporto- è il risultato della crescente attenzione dedicata al problema della costituzione nell’ultimo decennio e fa ben sperare per la ripresa economica del Paese, dopo la crisi generata dalla pandemia. 

Soprattutto in questo momento di rilancio dell’economia italiana, si richiede massima attenzione nella prevenzione dei rischi di corruzione, affinchè tutti i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza possano trovare piena realizzazione.

Sul fronte dell’anticorruzione e trasparenza permangono ancora ombre, per esempio c’è ancora un ritardo nella trasposizione della Direttiva europea 2019/1937 sul tema del whistleblowing, i cui termini sono scaduti a dicembre 2021. Inoltre siamo ancora in attesa che il Parlamento approvi la legge sul lobbying. 

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