Iran, il regime si vendica avvelenando le giovani donne che protestano contro l’hijab

“Un altro attacco chimico alle studentesse in Iran. Questa è una vendetta per il ruolo svolto dalle giovani donne nelle recenti proteste contro l’hijab forzato e il regime islamico.” E’ quanto denunciato su Twitter dall’attivista iraniana Masih Alinejad.

 

 

Ci sono più di 800 studentesse ricoverate in ospedale. Non si tratta di un caso isolato. Qualche giorno fa, a Qom, una delle principali città sante dell’Iran, 150 chilometri a sud di Teheran, qualcuno ha avvelenato centinaia di bambine di 10 anni.

Ogni giorno arrivano notizie di ragazze avvelenate. Un dormitorio femminile dell’università è stato preso di mira a Karaj, a ovest di Teheran. Molte studentesse sono state portate in ospedale.

 

Le autorità iraniane hanno ammesso che l’avvelenamento è una vendetta per il ruolo svolto dalle donne nelle recenti proteste contro l’hijab obbligatorio. Il viceministro dell’istruzione iraniano, Younes Panahi, ha dichiarato ai giornalisti: “Dopo l’avvelenamento di diversi studenti nella città di Qom si è scoperto che alcune persone volevano che tutte le scuole, specialmente quelle femminili, fossero chiuse”.

Anche il dottor Homayoun Sameyah Najafabadi, membro della commissione sanitaria del parlamento, ha confermato che l’avvelenamento di studentesse “in città come Qom e Borujerd è stato fatto intenzionalmente”.

Un medico in anonimo ha dichiarato al The Guardian che con i dati disponibili  la causa più probabile di questo avvelenamento potrebbe essere un debole agente organofosfato. I sintomi accusati sono: le pupille avvelenate, forte sudorazione, salivazione eccessiva, vomito, e diarrea.

“L’avvelenamento delle studentesse è la vendetta del regime terroristico della Repubblica islamica contro le donne coraggiose che hanno sbandierato l’hijab obbligatorio. Vogliono fermare la rivoluzione di Women Life Freedom” – ha scritto l’attivista Masih Alinejad.

Le proteste 

Lunedì gli insegnanti sono scesi in piazza per protestare contro gli attacchi chimici nei confronti delle studentesse.  Martedì la gente è scesa in piazza a Sanandaj per protestare contro l’avvelenamento deliberato alle  studentesse.

 

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Immagine di copertina: Iran International English 

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