“Un altro attacco chimico alle studentesse in Iran. Questa è una vendetta per il ruolo svolto dalle giovani donne nelle recenti proteste contro l’hijab forzato e il regime islamico.” E’ quanto denunciato su Twitter dall’attivista iraniana Masih Alinejad.
Another chemical attacks on schoolgirls in Iran.
This is a revenge for the role the young women played in the recent protests against forced hijab and Islamic Regime.
A student who sent this video from Pardis, Tehran says,; “The Islamic are killing us pic.twitter.com/pkmw2R0eef… https://t.co/51fDyIpXo4— Masih Alinejad 🏳️ (@AlinejadMasih) February 28, 2023
“We can’t breath”
An Iranian school girls sent this video and says we’re dying here, they are killing us be our voice.”
The intentional poisoning of schoolgirls continues. More than 800 students are hospitalized.
International media! Help us to be heard.pic.twitter.com/rd4eqEInI9 pic.twitter.com/kR3TxybIrT— Masih Alinejad 🏳️ (@AlinejadMasih) February 28, 2023
Ci sono più di 800 studentesse ricoverate in ospedale. Non si tratta di un caso isolato. Qualche giorno fa, a Qom, una delle principali città sante dell’Iran, 150 chilometri a sud di Teheran, qualcuno ha avvelenato centinaia di bambine di 10 anni.
Ogni giorno arrivano notizie di ragazze avvelenate. Un dormitorio femminile dell’università è stato preso di mira a Karaj, a ovest di Teheran. Molte studentesse sono state portate in ospedale.
Poison attacks on school students across #Iran continue, as 48 students were taken to hospital in #AslanDuz, Ardabil Province, yesterday, March 2. #مسمومیت_دانش_آموزان pic.twitter.com/5Lmc223j6k
— HRANA English (@HRANA_English) March 3, 2023
Le autorità iraniane hanno ammesso che l’avvelenamento è una vendetta per il ruolo svolto dalle donne nelle recenti proteste contro l’hijab obbligatorio. Il viceministro dell’istruzione iraniano, Younes Panahi, ha dichiarato ai giornalisti: “Dopo l’avvelenamento di diversi studenti nella città di Qom si è scoperto che alcune persone volevano che tutte le scuole, specialmente quelle femminili, fossero chiuse”.
Anche il dottor Homayoun Sameyah Najafabadi, membro della commissione sanitaria del parlamento, ha confermato che l’avvelenamento di studentesse “in città come Qom e Borujerd è stato fatto intenzionalmente”.
Un medico in anonimo ha dichiarato al The Guardian che con i dati disponibili la causa più probabile di questo avvelenamento potrebbe essere un debole agente organofosfato. I sintomi accusati sono: le pupille avvelenate, forte sudorazione, salivazione eccessiva, vomito, e diarrea.
“L’avvelenamento delle studentesse è la vendetta del regime terroristico della Repubblica islamica contro le donne coraggiose che hanno sbandierato l’hijab obbligatorio. Vogliono fermare la rivoluzione di Women Life Freedom” – ha scritto l’attivista Masih Alinejad.
Le proteste
Lunedì gli insegnanti sono scesi in piazza per protestare contro gli attacchi chimici nei confronti delle studentesse. Martedì la gente è scesa in piazza a Sanandaj per protestare contro l’avvelenamento deliberato alle studentesse.
Today teachers have taken to streets across Iran outside the city’s Education Dept to protest chemical attacks targeting schoolgirls.
Many Iranians believe that these attacks are deliberate.
“Secure schools is our right!”
This slogan was heard. pic.twitter.com/oMI0RBMYvb— Masih Alinejad 🏳️ (@AlinejadMasih) March 7, 2023
ویدئوی دریافتی:
تجمع اعتراضی مردم در شهر سنندج در اعتراض به حملات شیمیایی به مدارس با شعار «ژن ژیان ئازادی» همراه شد.
امروز سه شنبه شانزدهم اسفند در شهر سنندج مردم در اعتراض به مسموم کردن عامدانه دانشآموزان دختر به خیابان آمدند و علیه جمهوری اسلامی شعار دادند. pic.twitter.com/z9Viqy009l— Masih Alinejad 🏳️ (@AlinejadMasih) March 7, 2023
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Immagine di copertina: Iran International English