John Lee Ka-chiu è il nuovo governatore di Hong Kong con 1.416 voti favorevoli e 8 contrari. L’ex segretario alla sicurezza, sostenitore della legge sulla sicurezza nazionale e unico candidato, succederà alla governatrice Carrie Lam e presterà giuramento il prossimo 1 luglio.
Tra i punti del suo programma elettorale ci sono la salvaguardia della sicurezza nazionale e locale, il mantenimneto del titolo di principale centro finanziario dell’Asia-Pacifico, maggiore integrazione con la Cina, e l’abbattimento delle disuguaglianze sociali ed economiche.
L’elezione di Lee non ha ricevuto reazioni unanimi. Per l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell, si tratta di una violazione dei “principi democratici e del pluralismo politico” e ed è un ulteriore passo verso lo smantellamento del principio ‘un Paese, due sistemi’.
La legge sulle sicurezza nazionale sostenuta da Lee
Hong Kong essendo dal 1997 regione amministrativa speciale cinese, ha visto progressivamente erose la libertà di espressione e di stampa. Questa situazione si è ulteriormente aggravata con l’approvazione all’unanimità della legge sulla sicurezza nazionale, entrata in vigore nel 2020. In particolare la legge reprime il dissenso, vieta manifestazioni e permette l’arresto delle persone che si oppongono al regime cinese.