La Bce alza i tassi di interesse e approva lo scudo anti-spread

Come era già stato annunciato nelle scorse settimane, la Banca centrale europea ha deciso il rialzo dei tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dello 0,50%, sui depositi presso la banca centrale a  zero e sulle operazioni di rifinanziamento marginale dello 0,75%. Si tratta del primo rialzo da luglio 2011. L’obiettivo è contenere l’inflazione che nell’Eurozona ha raggiunto l’8,6%,  e riportarla entro la soglia del 2% nel medio termine.

L’aumento però potrebbe mettere in difficoltà i Paesi che hanno un debito pubblico alto, tra cui l’Italia. Questo significa che un paese per finanziare il proprio deficit, deve offrire interessi più alti di prima, per far sì che gli investitori continuino a comprare i titoli.

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Il Trasmission Protection Instrument

Il consiglio direttivo della Bce ha approvato lo strumento di protezione della trasmissione (TPI). Si tratta di un meccanismo per stabilizzare i mercati finanziari.  L’Eurosistema effettuerà acquisti sul mercato secondario di titoli emessi in paesi che sono in difficoltà.

Gli acquisti di TPI riguarderanno i titoli del settore pubblico (titoli di debito negoziabili emessi da governi centrali e regionali nonché da agenzie, come definiti dalla BCE) con una scadenza residua compresa tra uno e dieci anni. Nel caso, potrebbero essere presi in considerazione angli acquisti di titoli del settore privato.

Le condizioni 

La decisione di attivare lo scudo anti-spread, si baserà sulla valutazione di una serie di requisiti: rispetto del quadro di bilancio dell’UE: non deve essere soggetto a una procedura per i disavanzi eccessivi (EDP) o non essere valutato come non aver intrapreso un’azione efficace in risposta a una raccomandazione del Consiglio dell’UE ai sensi dell’articolo 126 (7) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE);
l’assenza di gravi squilibri macroeconomici: non essere soggetti a una procedura per gli squilibri eccessivi (EIP) o non essere valutati come non aver adottato l’azione correttiva raccomandata in relazione a una raccomandazione del Consiglio dell’UE ai sensi dell’articolo 121, paragrafo 4, TFUE;
la sostenibilità di bilancio: nell’accertamento della sostenibilità della traiettoria del debito pubblico, il Consiglio direttivo terrà conto, ove disponibili, delle analisi di sostenibilità del debito della Commissione Europea, del Meccanismo Europeo di Stabilità, il Fondo Monetario Internazionale e altre istituzioni, unitamente all’analisi interna della BCE;
infine, le politiche macroeconomiche sane e sostenibili: rispetto degli impegni presentati nei piani di ripresa e resilienza per il dispositivo per la ripresa e la resilienza e con le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione europea in ambito fiscale nell’ambito del semestre europeo.

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