L’Università di Shanghai vorrebbe schedare gli studenti gay, per conoscere il loro stato mentale e la loro posizione politica e sociale. Questo è quanto emerso da un articolo del The Guardian.
Lo screenshot del questionario è stato pubblicato anche sui social media, innescando un’accesa discussione sulla condizione delle minoranze sessuali in Cina.
“Relevant reqs” part esp concerning. This Jan article is eg of how uni admin look at LGBT students. Calls for student cadres to collect info on LGBT students & for guidance counselors to “help” “non-biologically gay students” “form the correct perspectives on love & marriage.” https://t.co/n09dTuWxBX pic.twitter.com/6Gb9125dWo
— Darius Longarino 龙大瑞 (@DariusLongarino) August 26, 2021
L’Università in questione non ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle richieste di chiarimento del The Guardian.
La notizia, seppur inquietante, non sorprende per il clima di intolleranza presente proprio nei confronti delle minoranze sessuali nel Paese.
La comunità LGBT in Cina
La Cina ha decriminalizzato l’omosessualità nel 1997 e solo nel 2001 l’ha tolto dalla lista delle malattie mentali. Nonostante questi piccoli passi in avanti, la comunità LGBT fa una notevole fatica a sentirsi accettata. Complice il fatto che l’attuale presidente Xi Jinping attua un atteggiamento repressivo, come è stato ampiamente documentato da Amnesty International.
Il 13 agosto 2020, lo Shangai Pride, il festival Lgbt più grande e longevo della Cina, ha annunciato la cancellazione di tutte le attività future, limitando di fatto gli spazi di espressione. Gli attivisti hanno subito molestie per aver fatto dichiarazioni contro le discriminazioni e l’omofobia. Piattaforme online hanno bloccato e rimosso tutti contenuti inerenti temi Lgbt. L’ultimo è stato il blocco di diversi account di associazioni Lgbt sull’app Wechat.
Secondo quanto riferito ad Amnesty International, una studentessa universitaria ha presentato denuncia perchè in un libro di testo approvato dal governo, si faceva riferimento alle persone gay e lesbiche come affette da un “disturbo psicosessuale comune”. Ad ottobre scorso il Tribunale ha respinto la causa.
Ma le autorità scolastiche cinesi sono le prime a sorvolare sui temi LGBT. Con il recente boom della cosmesi maschile, il ministero dell’Istruzione ha recentemente introdotto più di ore di educazione fisica per i maschi per marcare le differenze di genere.
Il 28 maggio 2020, l’Assemblea nazionale del popolo ha adottato il primo codice civile. Nonostante le numerose richieste sul riconoscimento del matrimonio tra persone delle stesso sesso, non è stato ancora legalizzato. Solo nel 2017 la Cina ha riconosciuto alle coppie gay alcuni diritti legali, come le questioni inerenti l’assistenza medica e la gestione della proprietà, attraverso un sistema di tutela. Ma le coppie gay nel Paese continuano a vivere nell’ombra, negando le proprie relazioni.
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