Dopo la rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nei partiti c’è la resa dei conti, in particolare nel centro-destra e nel M5S. In realtà si tratta di vecchie rivalità, acuitesi nell’ultima settimana.
Il centro destra ne esce malconcio
Nella questione Quirinale, il centro destra ne esce profondamente diviso. Dopo la sonora sconfitta della Casellati, la Lega e Forza Italia alla fine hanno deciso di preservare la maggioranza di Governo scegliendo Mattarella bis. L’unico partito a non votare Mattarella è stato Fratelli d’Italia. “A livello parlamentare il centro-destra non esiste più” ha affermato Giorgia Meloni, in una diretta su Facebook. Per la Meloni il centro-destra va rifondato e lavorareà per questo.
Ne esce malissimo Salvini che in questi giorni si era fatto promotore delle trattative sul Quirinale, ma ha gestito il tutto in modo dilettantistico: prima la candidatura di Berlusconi, il disastroso voto sulla presidente del Senato Casellati fino all’ultima dichiarazione di venerdi sulla candidatura di una donna.
Il Movimento 5 Stelle
Sembrano ormai logorati anche i rapporti tra Conte e Di Maio. “ All’interno del Movimento 5 Stelle serve aprire una riflessione politica interna“- ha affermato Di Maio subito dopo la rielezione del presidente della Repubblica. Non si è fatta attendere la risposta di Conte:”Se Di Maio parla di fallimento, se Di Maio ha delle posizioni… le chiarirà perché lui era in cabina di regia e ci chiarirà perché non ha chiarito questa posizione e soprattutto ci chiarirà i suoi comportamenti“
Di Maio nelle trattative sul Quirinale è rimasto sempre in disparte, tranne quando ha distrutto la candidatura della Belloni, proposta da Salvini e Conte. Le ragioni non sono chiare, ma secondo i cronisti Di Maio non voleva far intestare a Conte una vittoria politica che avrebbe portato a delle possibili elezioni anticipate.
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