Martedì 25 agosto la Commissione per la Certificazione Regionale dell’Africa ha annunciato che l’Africa ha eradicato la poliomielite, dopo 4 anni senza casi.
La poliomielite è stata registrata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa di inizio XIX secolo e poco dopo negli Stati Uniti, dove raggiunse il picco nel 1952 con oltre 21mila casi registrati. In Italia, nel 1958, furono registrati oltre 8mila casi. L’ultimo caso americano risale al 1979, mentre nel nostro paese al 1982.
Ad oggi non esistono cure per la poliomielite, ma solo trattamenti che possono minimizzare i sintomi del virus. La strada principale per la prevenzione è la vaccinazione.
“Today is a day of celebration, and a day of hope.
Today we come together to rejoice over an historic public health success – the certification of wild poliovirus eradication in the African Region.”-@DrTedros #AFRORC70#EndPolio #AfricaKicksOutWildPolio pic.twitter.com/RjUAKm98zq— World Health Organization (WHO) (@WHO) August 25, 2020
Cos’è la poliomielite
La poliomielite è una malattia infettiva che colpisce soprattutto i bambini sotto i 5 anni, intacca il sistema nervoso centrale provocando paralisi irreversibili e in certi casi la morte.
Il virus selvaggio della poliomielite ha tre varianti: di tipo 2 eradicato globalmente nel 2015, di tipo 3 nel 2019 , mentre la variante 1 rimane presente in Afghanistan e in Pakistan , ma il 95% del continente africano ha raggiunto l’immunità.
La Commissione ha specificato che il virus presente in natura è stato sradicato, ma rimane quello che deriva dal vaccino orale, che provoca epidemie suppur contenibili.
Il vaccino sviluppato da Albert Satin
La sconfitta della poliomielite è avvenuta grazie alla somministrazione del vaccino, sviluppato nel 1961 da Albert Satin. Nato in Russia emigrò con la sua famiglia negli Stati Uniti nel 1921. Satin aveva messo a punto un vaccino promettente, che sperimentò su 30 detenuti dell’Ohio, ma il clima di diffidenza sugli studi clinici che c’era negli Stati Uniti lo portò ad avere contatti con l’Unione Sovietica, dove partì la sperimentazione clinica.
Nel 1959 il vaccino fu somministrato obbligatoriamente a 10 milioni di bambini. Alla fine del 1960 nell’Unione Sovietica 77 milioni di persone sotto i vent’anni ricevettero la vaccinazione.
Nonostante le varie perplessità degli scienziati, il vaccino fu approvato a livello mondiale ed ha di fatto eradicato la poliomielite.
In Italia il suo vaccino diventò obbligatorio nel 1964 e salvò le vite di migliaia di bambini.

La diffidenza dei paesi africani nei confronti del vaccino
Agli inizi del Duemila in molti paesi africani si diffuse una certa diffidenza nei confronti del vaccino, tanto da causare un intralcio importante agli sforzi per l’eliminazione del virus. La Nigeria fu uno dei paesi dove furono elaborate teorie complottiste che vedevano nel vaccino una tentativo dell’Occidente di sterilizzare i musulmani. Questo determinò la riduzione dei vaccini e la creazione di focolai di poliomielite.
Una massiccia campagna di sensibilizzazione riuscì ad aumentare i vaccini e a contenere il virus.
Per la dottoressa Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa, questo risultato storico per l’Africa è stato possibile grazie all’impegno dei governi, delle comunità e alle partnership globali. Ma un tributo importante va anche agli operatori sanitari e ai vaccinatori in prima linea, alcuni dei quali hanno perso anche la vita.
Fonti: https://www.medicalfacts.it/2020/08/12/la-storia-del-vaccino-russo-sabin-contro-la-poliomielite/
https://www.afro.who.int/news/africa-eradicates-wild-poliovirus
https://www.epicentro.iss.it/polio/
Photo credits: https://www.afro.who.int/news/africa-eradicates-wild-poliovirus