Le Nazioni Unite potrebbero prendere in considerazione l’idea di andare via dall’Afghanistan

Le Nazioni Unite potrebbero prendere in considerazione l’idea di andare via dall’Afghanistan, dopo che i talebani hanno vietato alle donne di lavorare presso l’organizzazione. Lo ha affermato Andrew Striehlein di Human Rights Watch. L’ONU  attualmente impiega circa 600 donne afgane, insieme a 2.700 uomini afghani. Tutti e 3.300 sono rimasti a casa dal 12 aprile.

La versione ufficiale resa nota dalle Nu è che si sta conducendo una “revisione operativa” fino al 5 maggio.

Il dilemma è complicatissimo. Da un lato, mantenere la missione delle Nazioni Unite in Afghanistan e cercare di lavorare sotto regole così discriminatorie  significherebbe sottostare all’ideologia estremista dei talebani.
Dall’altra il ritiro delle Nazioni Unite dal Paese avrebbe delle gravi conseguenze. Circa 19,9 milioni di persone, ovvero quasi la metà della popolazione, affrontano un'”acuta insicurezza alimentare”. Oltre 6 milioni di persone affrontano “l’insicurezza alimentare a livello di emergenza”. L’Afghanistan ospita una delle più grandi operazioni di aiuto al mondo.

Le Nazioni Unite non sono gli unici a prendere queste decisioni. Ci sono altre agenzie umanitarie duramente colpite da precedente editto talebano che vietava alle donne di lavorare presso organizzazioni non governative.

Da quando i talebani hanno preso il potere le donne in Afghanistan sono escluse dalla vita pubblica: non possono viaggiare, studiare, lavorare e svagarsi. L’ultima decisione delle autorità de facto è stata vietare alle donne afghane di lavorare con le Nazioni Unite.

La Coalizione del movimento di protesta delle donne afgane ha criticato l’inefficacia delle Nazioni Unite nel proteggere i diritti delle sue dipendenti donne e ha invitato l’organizzazione a sospendere le sue operazioni in Afghanistan fino a quando le donne non saranno autorizzate a lavorare. Le attiviste hanno accusato le Nazioni Unite e la comunità internazionale di essere troppo flessibili nei rapporti con i talebani e hanno invitato a intraprendere un’azione unitaria e forte a ritenere i talebani responsabili.

L’Onu in un comunicato ha fatto sapere di aver chiesto ai suoi dipendenti afgani di non presentarsi presso gli uffici delle Nu almeno fino al 5 maggio. Durante questo periodo le Nazioni Unite in Afghanistan condurranno le necessarie consultazioni, apporteranno i necessari adeguamenti operativi e accelereranno la pianificazione di emergenza per tutti i possibili risultati.

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Immagine di copertina: Afghanistan Human Rights Watch

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