Le Nazioni Unite in Afghanistan sono in grave difficoltà

Le Nazioni Unite devono scegliere se rimanere in Afghanistan oppure andare via. Un eventuale ritiro però avrebbe delle conseguenza molto gravi, tenendo conto che circa 19,9 milioni di persone, ovvero quasi la metà della popolazione, affrontano un’”acuta insicurezza alimentare”. Oltre 6 milioni di persone affrontano “l’insicurezza alimentare a livello di emergenza”.

Giovedì, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato all’unanimità  la decisione dei talebani  di vietare alle donne di lavorare per le Nazioni Unite

Tuttavia, venerdì, i talebani hanno respinto l’appello del Consiglio di sicurezza e hanno affermato che le restrizioni sulle donne sono “una questione sociale interna dell’Afghanistan che non ha alcun impatto al di fuori degli stati”.

Per il Segretario Generale delle Nu, Antonio Guterres, annullare tutte le restrizioni che vietano alle donne di lavorare è la chiave per raggiungere milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria. E le donne sono essenziali affinchè gli aiuti arrivino.

L’incontro di Doha

Il 1 e 2 maggio, Guterres presiederà un incontro a Doha, dove parteciperanno almeno 25 paesi. Secondo France 24 , Antonio Guterres utilizzerà l’incontro per  cercare d’influenzare i talebani per permettere alle donne di lavorare.

Richard  Gowan, esperto delle Nazioni Unite per l’International Crisis Group, ha dichiarato a France 24, che le Nazioni Unite in Afghanistan sono in una trappola. “Guterres deve sciogliere un nodo molto complicato. Deve trovare un modo per mantenere l’afflusso di aiuti in Afghanistan, ma il divieto talebano alle donne è un duro colpo per la capacità delle Nazioni Unite di operare nel paese “ha aggiunto Gowman.

Le Nazioni Unite sono stati aspramente  criticati dal movimento delle donne afgane, intellettuali e altre organizzazioni, in seguito alle dichiarazioni del vice segretario generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, sulla possibilità di riconoscere del governo talebano.

Nonostante le restrizioni imposte dai talebani, decine di donne  hanno sfidato il regime per manifestare e chiedere alle Nu di non riconoscere i talebani.

Venerdì il portavoce di Antonio Guterres, Stephane Dujarric, ha dichiarato a Reuters che “il segretario generale non ha esteso l’invito alle autorità de facto“.

La Commissione indipendente per i diritti umani dell’Afghanistan (AIHRC) ha affermato che i talebani utilizzano i diritti umani dei cittadini afgani, in particolare i diritti delle donne, come strumento per fare pressione sulla comunità internazionale al fine di ottenere legittimità e attirare sostegno umanitario.

L’organizzazione quindi ha invitato la comunità internazionale a non scendere mai a compromessi sui diritti umani ed esercitare maggiori pressioni sui talebani e istituire programmi migliori per sostenere il popolo afghano. Inoltre ha esortato le Nazioni Unite a rispettare le disposizioni delle carte dell’organizzazione, la Dichiarazione universale dei diritti umani e le convenzioni umanitarie.

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