Da qualche mese Amazon è nell’occhio del ciclone a causa dei comportamenti antisindacali.
In particolare Amnesty International, in occasione del Black Friday, ha denunciato il modo in cui l’azienda d’e-commerce tratta i lavoratori di Francia, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti d’America, ma non solo.
Dal rapporto intitolato “Amazon lasci i lavoratori organizzarsi in sindacati“, è emerso l’utilizzo di pratiche molto discutibili come la sorveglianza, i provvedimenti legali e l‘assenza di misure fondamentali per garantire la sicurezza sul posto di lavoro.
“Da quando è iniziata la pandemia, i lavoratori e le lavoratrici di Amazon stanno rischiando la salute e la vita per garantire che beni essenziali siano consegnati davanti le nostre case, contribuendo così ad assicurare ad Amazon profitti record. Dato questo contesto, è allarmante che Amazon manifesti ostilità per i tentativi di organizzarsi in sindacato: essendo una delle più potenti aziende del mondo, questa materia dovrebbe conoscerla bene”, ha dichiarato Barbora Černušáková, ricercatrice e consulente di Amnesty International sui diritti economici, sociali e culturali.
L’antisindacalismo di Amazon
Nonostante l’azienda affermi di rispettare i diritti dei suoi lavoratori vicini alle organizzazioni, in realtà compromette costantemente l’azione dei sindacati.
Infatti, nei rapporti annuali del 2018 e del 2019 ha identificato la loro esistenza come un “fattore di rischio” ma, nel 2018, ha persino sollecitato i dirigenti, attraverso un video formativo, a cercare “avvisaglie” di attività sindacali.
Un altro elemento di forte preoccupazione è la sorveglianza dei lavoratori. Da centinaia di rapporti ottenuti da Motherboard è emerso che la divisione dell’azienda incaricata delle risorse umane ha monitorato per anni la vita privata di centinaia di migliaia di dipendenti perchè ritenuti una minaccia.
Da anni l’azienda utilizza i social media per controllare i lavoratori che partecipano a diversi movimenti considerati una vera e propria minaccia alle sue operazioni.
Ad accendere un ulteriore faro sulle discutibili pratiche di Amazon è stato un annuncio di lavoro per “intelligence analyst”, il quale compito era controllare le “minacce di organizzazione dei lavoratori ai danni dell’azienda” e di monitoraggio di “leader politici ostili”. L’annuncio, reso virale grazie a Vice, si rivolgeva principalmente a persone con esperienza nelle forze dell’ordine o forze militari.
Un gruppo di 37 eurodeputati tramite una lettera a Jeff Bezos hanno chiesto spiegazioni in merito, definendosi preoccupati che Amazon prenda di mira costantemente i lavoratori vicini ai sindacati.
Mentre la confederazione sindacale Uni Global Union Europa, attraverso una lettera inviata ai commissari europei ha Nicolas Schmit e Thierry Breton, ha chiesto alle autorità europee di aprire un’inchiesta sulle attività palesemente illegali di Amazon in Europa
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