Tutti i partiti chiedono al governo uscente un intervento urgente per contenere l’emergenza del caro bollette. A dividere i partiti sono le proposte e le modalità per trovare le risorse.
Mentre il governo è in cerca di risorse senza fare scostamenti di bilancio, diverse imprese energetiche non hanno pagato l’aliquota del 25 per cento sugli extraprofitti ottenuti grazie all’aumento dei prezzi di gas e petrolio. Infatti, dei 4,2 miliardi di euro attesi con la prima rata, lo Stato ha incassato poco meno di 1 miliardo.
Le proposte dei partiti
Il Pd propone un tetto al prezzo del gas interno, utilizzando le risorse dello Stato e attendendo che l’Europa faccia la sua parte. L’altra proposta è “spingere sulle rinnovabili per liberarci del gas russo entro il 2024, come proposto da Draghi”. Infine, “proseguire spediti con il Pnrr così com’è già stato approvato, senza rinegoziarlo come vuole la destra. La transizione dev’essere rapida per accantonare l’energia fossile.”
È improcrastinabile un intervento sia 🇮🇹 che 🇪🇺 per bloccare le bollette e fermare la speculazione in corso sull’energia prodotta da rinnovabili. Ne ho discusso stamani al Distretto Industriale della Pelle di #Arzignano in Veneto. Siamo pronti a sostenere l’intervento del governo
— Enrico Letta (@EnricoLetta) August 30, 2022
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha proposto di incontrarsi in Parlamento e di approvare delle norme che consentano ai cittadini di avere una situazione sostenibile. Mentre fare nuovo debito è considerata l’ultima ratio, visto l’indebitamento dell’Italia.
Salvini della Lega invece rilancia il modello di Macron, che ha deciso di investire decine di miliardi di euro per un tetto massimo al prezzo del gas e della luce. Per Salvini all’Italia occorrerebbero 30 miliardi di euro per tagliare il caro bollette.
Per Fico del Movimento Cinque Stelle potrebbe essere necessario uno scostamento di bilancio. «Non sono d’accordo sui rigassificatori e sono contrario al rigassificatore di Piombino. Ma – aggiunge – quello che noi dobbiamo fare è che in un periodo di transizione, breve e non lungo, il gas possa essere anche un punto di caduta possibile ma rispetto a una transizione ecologica che deve accelerare assolutamente»
Calenda di Azione ribadisce la sua posizione sul caro bollette: “Abbiamo bisogno di un time out e un confronto tra i partiti su come intervenire sulle bollette. Il no gas di Letta e la proposta di Meloni non reggono. Troviamo un accordo per il bene dell’Italia”.