A poche ore dall’approvazione della Legge di Bilancio alla Camera, le opposizioni denunciano la scomparsa di alcuni emendamenti annunciati dal governo e proposti dal ministero della Salute. In realtà non sono stati presentati nemmeno in commissione. In particolare si fa riferimento all’implementazione del Piano Oncologico nazionale e all’emergenza pronto soccorso. Su quest’ultimo punto è molto eloquente il post pubblicato su facebook da SIMEU, Società Italiana di Medicina d’emergenza e urgenza.
Piano Oncologico Nazionale
Il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel ribadire l’importanza della prevenzione, aveva annunciato l’istituzione del Fondo per l’implementazione del Piano Oncologico nazionale 2022-2027, con una dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024. Nel contempo erano stati presentati i dati dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che, nel 2022, ha registrato un incremento allarmante delle patologie tumorali. Nell’ultimo anno infatti sono state registrate 390.700 patologie oncologiche, le più diagnosticate sono: il carcinoma alla mammella, seguito dal colon-retto, polmoni, prostata e vescica.
A denunciare la questione degli emendamenti è stato anche il deputato del Pd Marco Furfaro.
“E nonostante l’emergenza oncologica dovuta all pandemia questo governo non è riuscito a trovare 10 milioni da investire nel nuovo piano”. Ha scritto su Facebook Mariolina Castellone del M5S.
L’emendamento sull’emergenza pronto soccorso
La stessa sorte è toccato all’emendamento mai depositato in Commissione sull’indennità del pronto soccorso. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, in audizione presso le commissioni Affari sociali e Sanità di Camera e Senato si era impegnato a far approvare in legge di Bilancio l’anticipo al 2023 di un finanziamento in favore degli operatori dei pronto soccorso. La misura prevedeva un incremento di 200 milioni dell’indennità di pronto soccorso.
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