L’emergenza umanitaria ad Haiti

Dopo il devastante terremoto del 14 agosto e la tempesta  tropicale Grace di lunedi, la situazione ad Haiti si presenta drammatica. Il numero ufficiale delle vittime e delle distruzioni  continua a crescere. Stando ai dati di Unicef, alla fine della giornata di martedì, almeno 1.941 persone risultavano morte e oltre 9.900 ferite. Più di 115.000 case risultavano danneggiate o distrutte, e quasi 580.000 persone, ovvero circa il 40% della popolazione dei tre dipartimenti, avevano bisogno di assistenza di emergenza.

Haiti, il Paese sfibrato dalla povertà

Haiti è uno dei Paesi più poveri al mondo. Il Paese è sfibrato dalla povertà endemica, da disuguaglianze incolmabili  e da una classe politica instabile e corrotta. A queste problematiche si aggiungono anche decenni di eventi calamitosi come inondazioni e terremoti.

Secondo le stime prima del terremoto  più di 1,1 milioni di persone ad Haiti era sull’orlo della carestia, tra cui centinaia di migliaia di bambini. Dopo il terremoto la situazione è peggiorata. 

Les Cayes è una delle aree più colpite, dove sono morte almeno 1.400 persone e 80.000 case sono state distrutte o danneggiate. Come se non bastasse anche la tempesta Grace si è abbattuta sulla zona, colpendo principalmente le persone rimaste senza casa che vivono all’aperto.

Il dramma dei bambini

I bambini sono tra le principali vittime.

Vedo bambini che piangono per strada, persone che ci chiedono da mangiare ma noi stessi siamo a corto di cibo. Le organizzazioni che sono qui stanno facendo tutto il possibile ma abbiamo bisogno di più rifornimenti. Servono immediatamente cibo, acqua pulita e ripari. La gente vive per strada, senza alcuna protezione dal vento e dalla pioggia e ai bambini è stato detto di non entrare nelle loro case perché potrebbero crollare” ha dichiarato Carl-Henry Petit-Frère, responsabile dell’intervento sul campo di Save the Children, che ha lavorato nell’area più colpita negli ultimi giorni..

I genitori hanno perso i figli e i bambini hanno perso i genitori. Fortunatamente, viviamo in una comunità in cui i bambini soli vengono accolti da altri membri della famiglia o da altre famiglie della comunità ma le scene sono strazianti. Perdere i genitori e la casa ha ovviamente un forte impatto sui bambini e per questo oltre ai bisogni primari serve un supporto psicosociale urgente per i minori che sono stati colpiti dal terremoto, specialmente i più piccoli perché potrebbero non comprendere a pieno cosa sta succedendo. Dobbiamo aiutarli a riprendersi poiché queste esperienze potrebbero avere ripercussioni a lungo termine”.

Le valutazioni preliminari di Unicef e dei funzionari haitiani hanno rivelato una vasta distruzione delle scuole, a poche settimane dalla loro riapertura.

Le stime mostrano che  94 delle 255 scuole del Dipartimento Sud sono completamente distrutte o hanno subito danni parziali. Le valutazioni devono ancora avere luogo nei dipartimenti di Nippes e Grand’Anse, così come altre comunità che devono ancora essere raggiunte.

Immagine di copertina: Save The Children 

 

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