Milano, Liliana Segre al Memoriale della Shoah: “La speranza c’è e sono i giovani”

“Chi dimentica il passato è destinato a ripeterlo”

Ogni anno la Comunità di Sant’Egidio ricorda la deportazione dagli ebrei partiti dalla stazione centrale di Milano il 30 gennaio 1944. Tra le 605 persone deportate, c’era anche Liliana Segre. Quest’anno la cerimonia si è volta il 6 febbraio, giorno in cui arrivò il treno ad Auschwitz. 

L’intervento di Liliana Segre 

Liliana Segre ricorda la deportazione e l’arrivo del 6 febbraio 1944 ad Auschwitz.  Treni che arrivavano, venivano aperti con violenza, in una situazione surreale. Nessuno dei presenti-racconta Segre- voleva credere a quella visione. 

Dopo aver visto e sopportato tutto questo orrore, la senatrice Liliana Segre, oggi, già da due anni e mezzo, ha la scorta perchè è minacciata. “Dovrei dire allora che non è cambiato nulla rispetto ai tempi della deportazione, che non ci dovrebbe essere speranza», ha detto la senatrice commentando gli insulti ricevuti. «E invece la speranza c’è: sono i ragazzi che sono qui stasera». Dopo aver letto un messaggio di minacce ricevuto perchè si era vaccinata contro il Covid-19. 

 

Immagine di copertina: Memoriale della Shoa di Milano

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