L’infanzia perduta dei bambini siriani

A dieci anni dall’inizio della guerra, la Siria è un paese distrutto. Sono circa 13 milioni le persone in emergenza umanitaria e oltre 6 milioni gli sfollati. La crisi economica e la pandemia stanno ulteriormente peggiorando la situazione.

A pagare il duro prezzo della guerra  sono soprattutto i bambini che, da quando sono nati, hanno conosciuto solo distruzione e morte, come denuncia l’Unicef. Dal 2012, il numero dei bambini rifugiati registrati nei paesi vicini è aumentato più di dieci volte, fino a raggiungere i 2,5 milioni.

La guerra sta rubando l’infanzia ai bambini

Dal 2011, quasi 12,000 bambini sono stati uccisi o feriti in guerra. Si tratta di un numero che potrebbe essere anche più alto.

Quasi  5.700 bambini sono stati reclutati nei combattimenti.  Anche qui le cifre reali potrebbero essere più alte. Le violazioni contro i bambini  sono maggiori nel nord-ovest del paese, dove la violenza e il conflitto sono in corso.
Il 75% del totale delle perdite di bambini in tutta la Siria l’anno scorso è stato registrato infatti in questa zona, dove si sono verificati nove attacchi su dieci alle scuole e dove sette bambini su dieci reclutati e utilizzati nel conflitto.

Con l’acuirsi della crisi economica e pandemica si sta assistendo a un aumento dei matrimoni infantili e del lavoro minorile.
Circa 6,2 milioni di bambini rischiano di soffrire la fame, con almeno 137 mila minori sotto i cinque anni di età che già in questo momento stanno combattendo con la malnutrizione acuta.

Il Paese sta affrontando anche una gravissima crisi educativa. Quasi 3,5 milioni di bambini siriani sono fuori dalla scuola – incluso il 40% delle ragazze. Una scuola su tre in Siria non può più essere utilizzata perché è stata distrutta, danneggiata e utilizzata come rifugio per le famiglie sfollate o viene utilizzata per scopi militari. Molte delle scuole sono anche infestate dalle mine.

Lo scorso febbraio delle inondazioni hanno distrutto 114 scuole in tutto il nord-ovest della Siria. Le tempeste hanno ucciso un bambino e provocato migliaia di sfollati.

 

Fonti: www.savethechildren.it

www.unicef.it

Immagine di copertina: Save The Children

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