L’insofferenza degli oligarchi russi

Con il passare dei giorni l’invasione russa all’Ucraina sembra essere una guerra solitaria di Putin. Il silenzio dei suoi ministri e degli oligarchi è indicativo del dissenso che circola nell’elitè russa. 

Intanto migliaia di russi sono scesi in piazza per manifestare contro la guerra in Ucraina, nonostante la forte repressione. Stando al monitoraggio dell’ong Ovd-info, dal 24 febbraio, sono stati arrestati 6475 manifestanti. 

Alla piazza di aggiunge il dissenso degli intellettuali, sportivi, e persone “vicine” in modo diretto o indiretto al presidente russo Putin. Come per esempio Lizaveta Peskova, la figlia del portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, che su Instagram ha manifestato tutto la disapprovazione per l’invasione russa. Ma il post è stato cancellato subito dopo. 

Il dissenso degli oligarchi

Le dure sanzioni dell’Occidente stanno colpendo soprattutto i conti e le attività economiche dei magnati russi. Secondo una stima fatta da Forbes, con il crollo del rublo i milionari hanno perso più di 126 miliardi di dollari di ricchezza dal 16 febbraio scorso. Gli oligarchi temono che le sanzioni possano trascinare la Russia nel caos totale. 

Il primo a prendere posizione è stato il magnate russo Michail Fridman, che ha definito l’invasione russa “una tragedia” e “un bagno di sangue”. Nato in Ucraina, è il cofondatore  della principale banca privata russa, la Alfa bank, e controlla la società di private equity LetterOne. Nel comunicato rivolto al suoi dipendenti ha scritto:” Non faccio dichiarazioni politiche, sono un uomo d’affari con responsabilità nei confronti delle mie migliaia di dipendenti in Russia e Ucraina. Sono convinto però che la guerra non potrà mai essere la risposta. Questa crisi costerà vite e danneggerà due nazioni che sono state sorelle per centinaia di anni“.
Lo stesso Fridman è stato sanzionato dall’Ue con il divieto di viaggiare e il congelamento dei beni.

A Fridman si è aggiunto un altro magnate Oleg Deripaska, fondatore dell’azienda leader per la produzione dell’alluminio, considerato anche amico personale di Putin. Attraverso il suo canale Telegram ha invocato la pace e la fine della guerra. 

“In Ucraina stanno morendo persone innocenti, ogni giorno, questo è impensabile e inaccettabile! Gli stati dovrebbero spendere soldi per curare le persone, per la ricerca per sconfiggere il cancro e non per la guerra”, ha affermato il milionario Oleg Tinkov, che sta combattendo contro un cancro.

 

Immagine di copertina: The Diplomat in Spain

 

 

 

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