Martedi 22 marzo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un discorso di fronte al Parlamento italiano.
Zelensky ha iniziato parlando della sua telefonata con il Pontefice che ha compreso la volontà dell’Ucraina di volere la pace e di difendersi. “A papa Francesco ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito”, ha detto il presidente ucraino.
Ha raccontato la distruzione che la guerra in Ucraina sta provocando: migliaia di persone, morte, e ferite e milioni di case abbandonate. Mariupol è distrutta e per fare un paragone italiano ha detto di immaginare una città come Genova totalmente distrutta.
Il presidente ucraino ha ribadito la necessità di altre sanzioni, E infine ha ringraziato l’Italia per gli aiuti umanitari e l’accoglienza. Ad oggi l’Italia ha accolto più di 60 mila ucraini.
La risposta di Draghi
La risposta di Draghi è stata forte e chiara. Ha ringraziato Zelensky per la sua straordinaria testimonianza. L’Italia ha ammirato il coraggio, la determinazione e il patriottismo del presidente Zelensky e del popolo ucraino.
Il premier ha parlato della grande solidarietà degli italiani verso il popolo ucraino: dagli aiuti all’accoglienza.
Draghi ha dichiarato che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue e sarà al suo fianco in questo processo.
In merito all’assistenza militare, Draghi ha ribadito che di fronte ai massacri è necessario rispondere anche con gli aiuti militari per la resistenza. L’Ucraina ha il diritto di essere un Paese libero e democratico. Draghi ha nche ringraziato la maggioranza e il primo partito di opposizione per aver dimostrato compattezza e determinazione nell’aver votato il provvedimento.
lnfine, Draghi ha concluso dicendo che l’Italia è con gli ucraini e il loro presidente.