Il 14 ottobre 2022, Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera dei deputati con 222 voti a favore, su 392 votanti. A favore ha votato tutta la coalizione di centro destra. Alla quarta votazione occorreva la maggioranza assoluta.
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— Camera dei deputati (@Montecitorio) October 14, 2022
La storia politica di Lorenzo Fontana
Nonostante la giovane età Lorenzo Fontana ha un curriculum politico abbastanza importante. Laureato in Scienze Politiche, dal 2002 divenne vice-coordinatore federale del Movimento Giovani Padani. Dopo essere stato consigliere comunale a Verona dal 2007 al 2009, venne eletto come eurodeputato nella circoscrizione Italia nord-orientale con 52.136 preferenze.
Nel 2014 fu rieletto eurodeputato. Nel 2016, durante il consiglio federale della Lega svolto a Milano, fu nominato vicesegretario federale della Lega assieme a Giancarlo Giorgetti. Nel 2017 venne nominato vicesindaco e assessore della città di Verona.
A giugno 2018 si dimise dalla carica. Alle elezioni politiche del 2018 fu eletto alla Camera nel collegio plurinominale Veneto 2 e si dimise da europarlamentare. Durante il governo Conte I diventò ministro per la famiglia e la disabilità.
Nel settembre 2019 divenne ministro per gli Affari europei. Il 25 settembre 2022 è stato rieletto alla Camera dei Deputati-
Le posizioni ultraconservatrici
Fontana è noto all’opinione pubblica per le sue posizioni ultraconservatrici, contro l’aborto, i diritti Lgbt, i migranti e i divorzi. Nel 2016, durante un convegno di un’associazione pro vita onlus disse che i matrimoni gay e l’immigrazione “vogliono cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni“. A maggio 2018 partecipò alla Marcia per la Vita per l’abrogazione della legge 194 al grido di “l’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo”. Quando fu ministro disse che per la legge le famiglie arcobaleno non esistono. Le sue posizioni rispecchiano molto quelle di Orban, tanto da elogiarlo per la crescita della natalità in Ungheria.
Le posizioni pro Putin
Quando era al Parlamento europeo è stato più volte ritratto con un maglietta bianca con la scritta “no sanzioni per Mosca“. Fontana infatti non ha mai nascosto le sue simpatie per Putin, nel 2018 dichiarò: «Da parte mia sono stato favorevolmente impressionato da tante dichiarazioni di Putin e dal grande risveglio religioso cristiano registrato nel Paese, frutto indubbiamente di una reazione ai settant’anni di regime sovietico. Ho visto in questo una luce anche per noi occidentali».
Nel 2014 fu osservatore internazionale in Crimea, al ritorno si schierò con Putin: “Considerando che il sì al referendum sopraccitato ha raggiunto quota del 96,6 %, quali sono le ragioni sulla cui base l’Ue vi dimostra avversione politica?», si chiedeva. E ancora: «Il popolo della Crimea sente di essere tornato alla casa madre, la Ue dovrebbe fare un passo indietro sulle sanzioni alla Russia”.
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