Florencia Carignano, capo dei servizi di migrazione argentini, ha affermato che l’anno scorso più di 10.500 cittadine russe in stato di gravidanza, sono arrivate in Argentina per partorire, di cui 5.800 negli ultimi tre mesi.
Circa 7.000 donne sono tornate a casa dopo il parto, lasciando agli avvocati argentini il disbrigo delle pratiche per ottenere la cittadinanza argentina per il bambino – e poi per i genitori.
Il numero insolitamente elevato di turiste incinte ha indotto le autorità argentine per l’immigrazione a decidere di interrogare alcune di loro. Sabato sei cittadine russe in stato di gravidanza, trattenute dalle autorità argentine per l’immigrazione in un aeroporto di Buenos Aires, sono state autorizzate a entrare nel paese, ha dichiarato Christian Rubilar, avvocato di tre delle donne.
In Argentina i nascituri acquisiscono automaticamente la cittadinanza. Inoltre il passaporto argentino permette di viaggiare in 171 paesi senza visto e di ottenere il visto per gli Stati Uniti.
Molte donne russe incinte, intervistate dai media, sostengono di essere in fuga dalla guerra in Ucraina e che l’Argentina, oltre a offrire un sistema sanitario di qualità e maggiore libertà rispetto al loro paese d’origine, garantisce ai propri figli e genitori l’accesso a un passaporto valido per destinazioni vietate ai russi o che richiedono un visto.