“Persone che dormono sulla loro urina, servizi igienici implosi, blatte in mezzo ai materassi buttati a terra. Stamattina nel centro ci sono oltre 2100 persone. Non si tratta di un’emergenza sbarchi. Si abbia il coraggio di riconoscere che è un’emergenza legata a una grave incapacità gestionale. Non si comprende come possa, un paese come l’Italia, non essere in grado di svuotare il centro con regolare tempestività. Perché aspettare che l’hotspot arrivi puntualmente al collasso? Non è umano tenere 4 donne incinte e molti bambini in età pediatrica in queste condizioni, a contatto con casi Covid accertati e sospetti casi di tubercolosi” E’ quanto denunciato dal deputato del Pd, Erasmo Palazzotto, mostrando prove video e foto.
Dormono sulla propria urina con servizi igienici implosi e blatte ovunque. 2100 persone oggi nell’hotspot di #Lampedusa tra cui donne incinte e bambini a contatto con casi covid accertati.
Non è emergenza sbarchi, è una colpevole incapacità gestionale. E tutto ciò è disumano. pic.twitter.com/5DnTbG4ZFH
— Erasmo Palazzotto (@EPalazzotto) July 8, 2022


L’hub di Lampedusa può ospitare circa 200 persone, solo oggi ne ospita migliaia. Negli ultimi due giorni sono arrivati più di 2000 persone. La Ong Mediterranea Hope ha chiesto trasferimenti immediati con gli aerei.
La denuncia arriva anche dall’ex sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, che ha postato su Twitter altre immagini che raccontano le condizioni in cui vivono bambini e adulti. “Potrebbero essere foto della Libia. Ma no, è l’Italia”.
Sono 2.100 le persone ammassate nel Centro di #accoglienza a #Lampedusa. Anche donne (4 sono gravide),bambini, malati e bisognosi di cure dormono per terra, dove pure mangiano, tra i rifiuti. I posti letto sono meno di 200. Potrebbero essere foto della #Libia. Ma no, è #Italia pic.twitter.com/rKceI3layF
— GiusiNicolini (@giusi_nicolini) July 8, 2022
Dure le critiche del Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci: “Sono numeri che testimoniano il fallimento della politica per l’immigrazione della Ue e la resa incondizionata del governo Draghi di fronte al cinismo dei Paesi del Nord Europa.”