Dopo il colpo di stato militare in Myanmar, da qualche giorno, sono iniziate le proteste pacifiche contro il regime. La prima protesta si è svolta a Mandalay, dove i manifestanti hanno chiesto il rilascio di tutti i detenuti e la fine del regime militare.
Venerdì a Yangon, la città più grande del paese, centinaia di docenti e studenti universitari hanno manifestato contro il colpo di stato militare e chiesto il rispetto dei risultati dell’elezioni di novembre.
Hundreds of university lecturers in the University of Yangon protested against the military coup today as part of the nationwide “civil disobedience” campaign. They called for the release of Daw Aung San Suu Kyi and others and a respect for the results of November elections. pic.twitter.com/utwT5XMlcm
— Myanmar Now (@Myanmar_Now_Eng) February 5, 2021
Alla campagna di disobbedienza civile si sono aggiunti anche altri dipendenti pubblici come medici, infermieri, insegnanti e funzionari di alcuni ministeri.
Civil servants led by doctors + nurses expressed rejection of #MyanmarCoup. Today employees at state-owned TV station MRTV, Agri Ministry + Social Welfare Ministry in Naypyidaw assembled in front ministry offices w/ placards that read “Reject the coup!” #WhatsHappeningInMyanmar pic.twitter.com/Pw4kdvyLAU
— Myanmar Now (@Myanmar_Now_Eng) February 5, 2021
Nella quarta notte consecutiva di manifestazioni, in tutte le città del paese, a partire dalle ore 20:00, i cittadini come segno di protesta hanno colpito qualche oggetto per fare rumore.
For the fourth consecutive night since the start of the #MyanmarCoup, people in towns and cities across the country kept up their pot-banging protest. On Friday at 8pm sharp, people struck any object they could find to make noise in protest against Monday’s military takeover. pic.twitter.com/LIktNkgDRN
— Myanmar Now (@Myanmar_Now_Eng) February 5, 2021
La polizia ha arrestato diversi manifestanti, e da quanto si apprende da Myanmar now, la repressione è in corso. Il regime ha tagliato tutte le linee di internet, e ha reso inaccessibili i social media.
La Lega Nazionale per la democrazia (LND), il partito che ha vinto le elezioni dell’8 novembre 2020, ha rilasciato una dichiarazione affinchè la comunità internazionale si mobiliti e prenda una posizione forte contro la repressione delle proteste.
[aggiornamento] Domenica 7 febbraio 2021
Migliaia di manifestati si sono riversati per la strada contro il colpo di stato. La polizia ha iniziato a sparare colpi in aria, a Myawaddy, vicino il confine tailandese, per disperdere la manifestazione.
Several thousands of protesters against #militarycoup have arrived at downtown Yangon. Strangely, police did not try to deter the protesters on their way to downtown. Protests taking place in Mandalay and a few other major cities. pic.twitter.com/VG1BksYYeB
— Myanmar Now (@Myanmar_Now_Eng) February 7, 2021
[lunedi 8 febbraio 2021]
La legge marziale
Nel terzo giorno di proteste, il regime militare ha decretato la legge marziale in molte zone di Mandalay. Agli abitanti sarà vietato di protestare e riunirsi in gruppi di più cinque persone. Inoltre, è previsto il coprifuoco dalle 8 pm alle 4 am.
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Immagine di copertina: account Twitter Myanmar Now