Migranti, strage davanti alle coste di Crotone

Alle prime luci di domenica 26 febbraio, al largo di Steccato di Cutro, a una ventina di chilometri da Crotone, un barcone stracolmo di migranti si sarebbe spezzato in due a causa delle condizioni del mare. Da quanto si apprende le persone che hanno perso la vita  sono 69 e 80 i sopravvissuti, ma il bilancio è ancora provvisorio. Tra le vittime sono state accertati 15 bambini.  Il gip del Tribunale di Crotone ha convalidato il fermo di due scafisti della barca.  Le ricerche proseguiranno con il supporto di un team di sub della Guardia Costiera di Messina, e con mezzi aeronavali delle forze di Polizia che opereranno sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Reggio Calabria.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  ha espresso il proprio “dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini.
Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi – cui va assicurata un’adeguata accoglienza – e il ringraziamento ai soccorritori, il Presidente della Repubblica sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico.
È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso «il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini»
“E’ criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. E’ disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione degli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole.” ha aggiunto la premier.

“Un’altra strage annunciata, frutto delle politiche europee che chiudono i canali sicuri e legali e costringono i migranti sulle rotte illegali.
Il Mar Mediterraneo è la frontiera più letale al mondo. E le navi di soccorso che potrebbero salvare vite continuano ad essere ostacolate.
Ma la flotta civile non si arrende: fintanto che ci sarà bisogno di noi, faremo di tutto per essere in mare e impedire altre stragi.” ha scritto  ResQ- People saving people.
L’OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, e l’UNHCR, Agenzia ONU per i rifugiati, esprimono profondo cordoglio per la perdita di decine di vite umane in seguito ad un terribile naufragio avvenuto questa mattina al largo della costa di Crotone.

Nel 2022 gli arrivi dalla Turchia hanno rappresentato circa il 15% del totale degli arrivi via mare in Italia. Quasi la metà delle persone arrivate lungo questa rotta sono state persone in fuga dall’Afghanistan.

Le due organizzazioni delle Nazioni Unite ribadiscono che sono urgentemente necessari meccanismi di salvataggio dell’Unione europea e continuano a chiedere agli Stati di aumentare le risorse e le capacità per far fronte efficacemente alle loro responsabilità.

“Sono profondamente addolorata per il terribile naufragio al largo della Calabria. La conseguente perdita di vite umane di migranti innocenti è una tragedia. Tutti insieme, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi sul Patto su migrazione e asilo e sul Piano d’azione per il Mediterraneo centrale” ha dichiarato Ursula von der Leyen presidente della Commissione Ue.

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