Patrick Zaki, l’attivista in ostaggio della giustizia egiziana

Patrick Zaki, l’attivista egiziano dei diritti umani, è stato detenuto più di un anno, e adesso è in libertà vigilata in Egitto. 
 Patrick George Zaki rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”. In realtà la “colpa” di Patrick secondo il governo egiziano è quello di aver scritto ciò che è un dato di fatto: in Egitto i diritti umani sono costantemente violati.

L’arresto di Patrick Zaki

Il 7 febbraio 2020 Patrick, studente dell’università di Bologna, fu fermato all’aeroporto del Cairo. Dopo ore di sparizione forzata, Patrick apparve l’8 febbraio davanti alla procura della città di Mansura per la convalida dell’arresto. L’accusa attualemente è di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

Dopo diversi rinvii, le prime udienze iniziarono a luglio 2020.  Il 2 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del Cairo annunciò  il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare. Il 2 febbraio 2021  fu confermato un ulteriore rinnovo.
Il 6 aprile la Corte d’Assise rigettò la richiesta degli avvocati di sostituire il collegio giudicante e attribuisce a Patrick Zaki altri 45 giorni di detenzione. A giugno e luglio la detenzione preventiva fu ulteriormente prorogata.

Dai racconti degli avvocati di Zaki emerse che gli agenti dell’Agenzia di sicurezza nazionale (NSA) hanno tenuto il ragazzo bendato e ammanettato durante il suo interrogatorio all’aeroporto durato 17 ore. Patrick è stato picchiato sulla pancia e sulla schiena e torturato con scosse elettriche.

La Procura egiziana con l’approssimarsi della scadenza dei 24 mesi di detenzione preventiva, tirò fuori uno scritto di Patrick  del 2019, dove lo studente prendeva le difese della minoranza Copta perseguitata in Egitto.

Le udienze 

La prima udienza si è svolta  il  14 settembre 2021. Il 7 dicembre 2021  Patrick Zaki è stato rilasciato in attesa della prossima udienza. Da allora sono susseguiti una serie di rinvii:  27 settembre, 29 novembre e 28 febbraio 2023. La prossima (l’ennesima) si svolgerà il 9 maggio.

“Patrick Zaki è innocente. La persecuzione giudiziaria nei suoi confronti deve finire!£ ha dichiarato Riccardo Noury di Amnesty International Italia. 

APPROFONDISCI ANCHE Il Senato e la Camera approvano la mozione per la cittadinanza italiana a Patrick Zaki.

 

Immagine di copertina: FreePatrick – account Twitter

Immagine di copertina: Unicef Italia

Condividi