Lo scorso 17 giugno il Tribunale di Ancona ha riconosciuto a Mario (nome di fantasia), tetraplegico, il diritto di pretendere gli accertamenti per accedere al suicidio assistito, come previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale 242/019.
Trascorsi oltre 30 giorni dalla diffida, Mario ha deciso di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica per omissione di atti di ufficio da parte dell’azienda sanitaria delle Marche, ai sensi dell’art. 328 del Codice penale.
Nei giorni scorsi Mario, in attesa di una risposta da parte dell’Asl sanitaria unica delle Marche, ha scritto anche una lettera aperta alle istituzioni, affinchè venga applicato un suo diritto.