Pnrr, il governo vuole limitare la funzione di controllo della Corte dei Conti

Il governo ha formalizzato un emendamento del “decreto Pa”, che limita il potere di controllo della Corte dei Conti sull’attuazione del Pnrr. L’emendamento contiene due norme: una è la proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto scudo sulle norme riguardanti il danno erariale; il secondo articolo sottrae alla Corte dei conti il controllo concomitante sui progetti del del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Se l’emendamento verrà approvato, alla Corte dei Conti rimarrà il compito di un controllo generale delle spese e dell’efficienza del Pnrr, ma non sui singoli progetti.

Lo scorso weekend c’era  stato un botta e risposta sullo stato di attuazione del Pnrr. La Corte dei Conti aveva certificato che su un totale di 32,7 miliardi a disposizione nel primo semestre 2023, sarebbero stati spesi dal governo solo 1,1 miliardi.
Il ministro Fitto aveva subito contestato le cifre, annunciando che  “nei prossimi mesi partiranno le rendicontazioni di molti progetti e interventi” e aggiungendo che “sarebbe auspicabile un approccio costruttivo della Corte dei Conti che potrebbe supportare tutti i soggetti attuatori nella fase di rendicontazione, di campionamento, e di verifica del raggiungimento dei risultati, elaborando format, sistemi di autocontrollo che semplificherebbero i compiti dei singoli soggetti attuatori”.

Le funzioni della Corte dei Conti

La Corte dei conti è un organo di rilevanza costituzionale che svolge funzioni di controllo e giurisdizionali nelle materie di contabilità pubblica nonché amministrative e consultive.

L’attività di controllo garantisce la corretta gestione della spesa pubblica. La Corte dei conti in base all’art. 100 della Costituzione svolge il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, quello successivo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche e il controllo economico finanziario.

L’art. 103 della Costituzione attribuisce alla Corte la giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica, pensioni civili, militari e di guerra. La Corte è competente a giudicare agenti contabili, amministratori e funzionari pubblici sulle materie che riguardano la gestione del pubblico denaro.

Presso ogni sezione giurisdizionale della Corte dei conti è prevista una Procura, con funzioni di pubblico ministero, propulsore dell’attività giurisdizionale Il PM, organo neutrale e imparziale, assume il ruolo di attore nel processo contabile per tutelare valori e interessi generali.

Condividi